Giovani università: la Sant’Anna è quarta

Per la Scuola è il miglior risultato ottenuto nella prestigiosa classifica mondiale: prima tra le italiane, seconda tra le europee

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PISA

La Scuola Sant’Anna continua a scalare posizioni nella classifica mondiale delle giovani università. A sancirlo è la classifica "The – Times Higher Education" che valuta le performance delle istituzioni fondate da meno di 50 anni. Secondo lo Young University Rankings 2020 – uno dei più influenti al mondo – la Scuola Superiore Sant’Anna, fondata nel 1986, si merita la quarta posizione a livello mondiale. Si tratta del suo migliore risultato ottenuto nel "The – Times Higher Education - Young University Rankings 2020", con un consolidamento nella top ten delle giovani università, che pone la Sant’Anna (settima nello stesso ranking del 2019) nelle posizioni di vertice: quarta al mondo, prima tra le italiane e seconda tra le europee.

La nuova affermazione è stata ottenuta in un contesto globale di aumentata competitività, con le università asiatiche che, sostenute da massicci investimenti statali in ricerca e formazione, si pongono al vertice di questo ranking, con The Hong Kong University of Science and Technology e con Nanyang Technological Univertsity of Singapore, rispettivamente in prima e in seconda posizione. In terza posizione Paris Sciences et Lettres – PSL Research University Paris, seguita appunto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. In totale, le giovani università italiane che rientrano in questo ranking sono 13. L’annuncio del nuovo successo è arrivato durante la conferenza di presentazione che si è svolta in diretta mondiale sotto forma di webinar, con la partecipazione di Sabina Nuti, rettrice della Scuola; Kate Mc Grath, vice rettore alla ricerca della Sydney University of Technology; Jaume Casals, rettore della Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, Nick Fowler, Chief Academic Officer di Elsevier come moderatore.

Per compilare la classifica delle giovani università, gli analisti di "The" hanno utilizzato gli stessi parametri di quello generale, valutando in particolare la formazione, la ricerca (attraverso il numero e il ’peso’ delle pubblicazioni e il relativo numero di citazioni), il trasferimento tecnologico, l’apertura internazionale. "E’ un risultato davvero significativo – commenta Sabina Nuti (nella foto a sinistra)- di cui siamo fieri. La Scuola Sant’Anna è un ateneo giovane perché conta poco più di 30 di vita ma è giovane anche per la composizione del suo corpo docente, dove i ricercatori e assegnisti contribuiscono con il loro impegno ed entusiasmo ai risultati eccellenti nel campo della ricerca e della formazione. Questo risultato ci responsabilizza ancora di più nel nostro lavoro".