DIILENIA PISTOLESI
Cronaca

Dopo il ritrovamento del cimitero, riaffiora una "camera" misteriosa

Continuano le sorprese in zona cattedrale. La cavità potrebbe essere una grotta sotterranea o addirittura una cisterna romana.

di Ilenia Pistolesi

Volterra, eterna sorpresa: sotto i nostri piedi sonnecchiano storie invisibili e sommerse, memorie sepolte sotto terra che riaffiorano da mondi lontani, protostorici, per ricongiungersi all’era dei Cesari e all’epoca medievale. Sono i fili di una fitta trama archeologica che attraversa il corridoio dei secoli dalla porta principale: lo scavo archeologico al cospetto della cattedrale è un guscio che si apre agli occhi esterni come un libro di storia concentrato in pochissimi metri quadrati. Un cimitero medievale riaffiorato nei giorni scorsi, porzioni murarie forse antecedenti la facciata della chiesa, altri pezzi di muro che potrebbero risalire all’età romana. Ed una cavità ‘delle meraviglie’ che scoperchia tesori: nello spicchio di scavo al lato nord-est, oltre ai materiali ceramici risalenti all’VIII secolo a.C., ecco riaffiorare una ‘camera’, una cavità che potrebbe mormorare un giallo archeologico. Cosa rappresenta questa grotta sotterranea? Cosa ha ospitato in passato? Si tratta, forse, di una cisterna romana?

La scoperta è recentissima, venuta a galla ieri mattina durante i lavori di scavo seguiti dall’archeologo Massimo Pianigiani della società cooperativa archeologica Ara: "Potrebbe trattarsi, banalmente, di una cavità naturale. Ma ci sono elementi che potrebbero portare a suggerire l’ipotesi di una cisterna, la cui datazione è in questo momento impossibile. Insomma, potremo trovarci di fronte ad un ambiente antropico, forse una cisterna per la raccolta delle acque, compatibile con il contesto esterno, o una cavità sfruttata in altri momenti della storia". Se, da un lato, la scoperta di un cimitero antico non ha stupito i detective dell’archeologia, dall’altro lato questa misteriosa cavità sotto terra potrebbe invece aprire nuovi scenari. Ma per chiudere il cerchio di questa incredibile narrazione che naviga nel solco delle ere, ci sarà ancora da attendere.

"In tutta onestà, non ci aspettavamo di trovare questa camera – prosegue l’archeologo Pianigiani – al momento mi sento di escludere che possa trattarsi di una cripta o di un luogo di culto: troppo anomala la sua posizione. Vi sono una serie di indizi che porterebbero a pensare ad una cisterna. L’età romana combacerebbe con il contesto, ci troviamo in una zona ricchissima di reperti romani. Ma è ancora azzardato datare la cavità e darle una esatta cornice". Gli scavi nel cuore del sagrato della cattedrale proseguiranno a tamburo battente: come detto, oltre alle sepolture medievali che continuano a riaffiorare, in questo angolo di piazza San Giovanni sono tornati alla luce materiali utilizzati all’alba della storia cittadina, oltre ad una serie di enigmi che gli studiosi adesso dovranno dipanare.