Chat erotica sui social con ricatto La vittima è un 44enne pisano

Denunciati una donna (con cui l’internauta aveva dialogato online) e un uomo pugliesi con precedenti specifici

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Chat hot e ricatti online. Due giovani nei guai. L’Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura ha denunciato, per il reato di estorsione on line, una coppia di giovani pugliesi, dei quali l’ uomo vanta precedenti specifici. Un reato è stato commesso in rete, vittima un cittadino pisano 44enne, che in primavera aveva chattato con conversazioni a contenuto erotico con una donna, ricavando il suo numero da un sito di incontri. Alle chat non era seguito alcun incontro di persona, e l’ uomo aveva poi deciso di non ricontattare più quel numero.

Di recente però la donna aveva minacciato l’ uomo di diffondere i contenuti delle chat ai suoi conoscenti, se non le avesse accreditato una somma di denaro su una carta ricaricabile, con la promessa che, ottenuta la somma, le richieste sarebbero terminate. Preso dal panico, il 44enne aveva risposto positivamente, dandole quanto chiedeva, ma, dopo poco, la donna era di nuovo tornata alla carica, riuscendo ad estorcergli altri accrediti per un ammontare superiore ai mille euro. Un tira e molla che era proseguito per un po’ di tempo.

Alla ennesima richiesta di denaro, proveniente sia dalla donna che dal suo complice, nel frattempo intervenuto con minacce anche più severe, l’uomo si è finalmente convinto a denunciare la vicenda in Questura; i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale, dopo aver eseguito i necessari accertamenti sui telefoni e sulle carte ricaricabili destinatarie degli accrediti, ma anche sul numero e l’identità sia della donna che dell’uomo, ha denunciato i due per il reato di estorsione in concorso.

Un sistema, quello di estorcere denaro tramite social molto diffuso e sul quale la polizia postale ha messo più volte in guardia. Spesso si va aoltre a parole e foto e i ricatti riguardano anche video spinti che l’interlocutore gira all’altro o all’altra senza pensare ad eventuali consguenze. A quel punto, scatta il ricatto. "se non mi dai i soldi (cifre che crescono ogni volta, non c’è mai una fine), condivido con altri il video e così tutti verranno a sapre quello che fai". L’unica via di uscita, a quel punto, è la denuncia.