Cento euro sulla scrivania del funzionario per velocizzare la pratica di un prestito

Choc alla Ragioneria dello Stato. Anche pugni e minacce al pubblico ufficiale

La sede della Ragioneria Territoriale dello Stato  in piazza Carrara (Foto Valtriani)

La sede della Ragioneria Territoriale dello Stato in piazza Carrara (Foto Valtriani)

Pisa, 12 gennaio 2017 - Prima ha subìto un tentativo di corruzione per facilitare il processo di una pratica, poi è stato picchiato e minacciato di morte. È successo lunedì mattina, alla riapertura dello sportello pubblico della Ragioneria di Stato, al piano terra del Palazzo dell’ex Intedenza di Finanza in piazza Carrara. La vittima è un funzionario della Ragioneria che, dopo aver trascorso tutta la giornata al Pronto soccorso, in attesa di essere medicato, ha poi sporto denuncia alla polizia e ai carabinieri di Pisa.

L’uomo ha raccontato alle forze dell’ordine che, lunedì mattina, durante il ricevimento al pubblico, un dipendente di una agenzia intermediaria per la concessione di finanziamenti ai dipendenti pubblici si presenta nel suo ufficio «insistendo – si legge nel testo della denuncia che ha dei tratti forti – sulla necessità di concludere al più presto diverse pratiche di finanziamento, perché i ritardi accumulati gli arrecavano un danno economico per la mancata riscossione delle provvigioni».

L’AGENTE, a un certo punto, chiede al funzionario di «instaurare una collaborazione» e tira fuori dalla giacca una banconota da 100 euro porgendogliela. Il funzionario alza subito le mani e lo ferma, spiegandogli che rifiuta quel metodo e quella proposta; l’agente a quel punto non insiste.

All’improvviso, però, irrompe un altro uomo «in palese stato di alterazione – si legge nella denuncia –, paonazzo in volto e agitato», si avventa alla scrivania del funzionario e gli urla minacciando «Torno domani e se la mia pratica non è pronta ti stacco la testa».

L’UOMO si fa ancora più aggressivo e malmena il dipendente con numerosi pugni in testa fino a rompergli anche gli occhiali nuovi, fatto che spinge a temere il distacco della retina per la vittima che non può reagire per rispetto del codice di comportamento sul lavoro. Nessun altro però interviene in sua difesa: l’agente dell’agenzia di intermediazione, ancora presente nella stanza, resta impassibile, mentre una collega della vittima avvisa quelli del piano superiore.

ANDATO via l’aggressore, nella stanza si presenta anche un collega dell’intermediario che aveva offerto i 100 euro e, assieme a questo, riprendono a perorare la causa delle loro pratiche. All’improvviso, lo sconosciuto violento rientra e aggredisce di nuovo il funzionario «insistendo – si legge nella denuncia – sul fatto che dovessi preparare la sua pratica nonostante non fosse di mia competenza». I due nel frattempo assistono alla scena e ridono, garantendo al funzionario che avrebbero testimoniato a suo favore solo se avesse... sistemato le loro pratiche.

Finito il parapiglia, il funzionario avrà nove giorni di prognosi e sporge denuncia contro due dei tre uomini: i reati configurati sarebbero, per uno, lesioni personali e minacce, per l’altro tentata corruzione. È la prima volta che si verifica una aggressione, raccontano alcuni dipendenti, abituati piuttosto a minacce giornaliere per l’alta tensione allo sportello, tanto che c’è chi si è assicurato.