Banca di Pescia e Cascina sempre dalla parte del territorio Papini: "Rispondiamo a imprese e famiglie erogando fiducia"

Tenuta dei volumi, abbattimento dei rischi e incremento dei soci. Sono questi i temi portanti del bilancio 2019 che Banca di Pescia e Cascina ha sottoposto all’approvazione dei suoi soci in un’assemblea fortemente condizionata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. "Possiamo immaginare il dispiacere dei soci, impossibilitati a parteciparvi personalmente – ha detto il presidente Franco Papini –. Quello dell’assemblea è un momento conviviale atteso dalla nostra compagine sociale, un momento di confronto che rafforza la vicinanza al territorio ed alle comunità". Papini ha anche parlato della crisi economica. "Continuiamo ad operare in un contesto difficile. La crisi non accenna ad allentare la morsa recessiva ma Banca di Pescia e Cascina rimane un sostegno importante per l’economia del territorio. Alle imprese e alle famiglie abbiamo risposto continuando ad erogare fiducia. Pensiamo che, solo sostenendo le reali necessità del tessuto sociale e produttivo, si possa dare un segnale in controtendenza".

Il compito di snocciolare qualche numero è spettato ad Antonio Giusti, direttore generale. "La banca nel 2019 ha erogato complessivamente 51,4 milioni di euro, di cui quasi 34,5 milioni a favore di famiglie o persone fisiche, e 16,9 milioni nel sostegno di attività economiche – ha detto Giusti –. La raccolta da clientela, ovvero i risparmi che le famiglie hanno affidato alla Banca si è attestata a 740 milioni di euro". L’utile della banca è di poco inferiore ai 400mila euro. Sempre nel 2019 le associazioni sociali, sportive, culturali o di volontariato del territorio che hanno beneficiato di contributi erogati dalla Banca sono state 230 circa. Complessivamente negli ultimi 3 anni, dalla fusione tra Banca di Pescia e Banca di Cascina, l’istituto ha distribuito circa 800mila euro sul territorio in beneficienza o sponsorizzazioni.