Pisa, ambulante derubato, scatta gara di solidarietà: "Tutti a fare la spesa da lui"

Il caso di Simone Ceccanti: anche La Nazione si mobilita. Polemiche sulla sicurezza in piazza delle Vettovaglie

Solidarietà a Simone Ceccanti (secondo da sinistra)

Solidarietà a Simone Ceccanti (secondo da sinistra)

Pisa, 11 dicembre 2018 - Chiedono anche a noi. «Aiutateci, qui non si lavora più!». E allora ci siamo interrogati, che cosa possiamo fare per chi ha subito un furto, rubati i risparmi di almeno un anno che dovevano servire per pagare i fornitori? Oltre a comprare, a nostra volta dal commerciante vittima dei ladri, rispondendo all’appello dei suoi amici, come persone, faremo una battaglia come giornalisti.

Simone Ceccanti, lo storico ambualante di piazza delle Vettovaglie, è stato derubato del portafogli, mentre si trovava al suo banco di frutta e verdura. All’interno, i documenti, l’incasso e il denaro per saldare gli acquisti della merce, in particolare i funghi, molto costosi. L’ennesimo episodio in un’area che ha alti e bassi per quanto riguarda la sicurezza. Dopo un periodo di maggior controllo, da qualche giorno il quadro è tornato a essere preoccupante.

«Stavo mettendo via la merce sull’Ape – racconta ancora Simone distrutto, ha perso migliaia di euro – quando ho visto tre uomini tunisini aggirarsi. Sembrava che uno in particolare avesse preso qualcosa dal mio mezzo. Ho controllato, ma proprio mentre mi sono allontanato, è sparito tutto. Me ne sono accorto quando sono arrivato al magazzino».

Era troppo tardi. Dopo più di un’ora ha ritrovato uno dei presenti nel momento di distrazione e lo ha portato in caserma. Ma non c’erano prove dirette e anche le immagini delle telecamere (che hanno ripreso comunque la scena) non sono nitide.

Lunedì Simone e la sua famiglia sono tornati in piazza, come ogni giorno. «Mio padre arriva qui alle 5 e se ne va la sera alle 21, con il freddo e la pioggia», racconta la figlia. E’ Barbara, la moglie, con il braccio al collo, a servire i clienti. Solo pochi giorni fa, «a un furgoncino parcheggiato, poco distante da noi, si è rotto il freno a mano: è finito contro il nostro stand. C’ero anche io e ha preso anche me».

Giornate difficilissime e non soltanto per lui, ma anche per tutti gli altri operatori della zona. E così La Nazione ha organizzato un momento di solidarietà invitando la vicesindaco Raffaella Bonsangue e l’assessore al commercio Paolo Pesciatini che hanno raccolto l’invito a nome di tutta l’amministrazione comunale. Non vogliamo che i commercianti si difendano da soli e quindi faremo una battaglia per riportare serenità in un luogo che l’ha persa da tempo.

«Abbiamo bisogno di un posto fisso serale e notturno», la richiesta di tutti. Mandarini, mele da portare a casa per dare un piccolissimo sostegno, ma anche l’appello a organizzare iniziative, a ripopolare il centro soprattutto negli orari più difficiili. Ci implorano, loro, ed è nostro compito provare a fare qualcosa prima che sia tardi. Prima che il cuore storico di Pisa si trasformi davvero in qualcosa di ingestibile e già, in parte, lo è: dove «in tasca tutti gli spacciatori tengono coltelli, pronti a essere usati».