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Acqua pisana tra le più care d’Italia in una Toscana da ‘rubinetto d’oro’

Cittadinanza Attiva: "834 euro per un consumo stimato di 192 mcubi, siamo la Regione con le bollette più alte"

Acqua pisana tra le più care d’Italia in una Toscana da ‘rubinetto d’oro’

Rubinetti d’oro. Con 834 euro per un consumo stimato di 192 mcubi, Pisa è la quarta città in Italia più cara per l’acqua. Frosinone è in prima posizione, poi troviamo Grosseto-Siena ed Arezzo. Dopo la città della Torre, segue subito Livorno. Insomma stando ai dati nazionali dell’Osservatorio tariffe e prezzi di Cittadinanza attiva, Pisa e la Toscana sono da "rubinetto d’oro", a parte Lucca dove l’acqua è "in omaggio" ai suoi cittadini visto che costa poco più di 540 euro. "Vogliamo sapere perché, perché paghiamo così tanto – dice Daniela Puccini di Cittadinanza attiva. E lo voglio sapere da Acque spa, dagli enti consortili e dalla Regione Toscana anche perché questo triste primato è un consolidamento di quello degli ultimi anni". Puccini incalza con un esempio. "Se pago un abito 1000 euro è perché è di una marca di lusso e perché è di cachemire. Se pago tanto vengo informata del perché e poi scelgo se comprare o no. Per l’acqua invece, l’utente finale subisce e basta. Non ha scelta e non viene informato. Quindi, stessa cosa la chiedo a chi gestisce la nostra acqua. Perché la pago così? Forse è più buona delle altre? Non direi basti pensare a quanti pisani comprano l’acqua in bottiglia. La paghiamo così tanto perché siamo già in pieno clima siccitoso e Pisa e la Toscana non hanno falde, non hanno piovosità che invece per assurdo hanno alcune regioni del centro-sud italiano? Tutta colpa del fatto che non piove?".

Ad Isernia, in Molise, l’acqua la si paga 174 euro, circa sette volte meno che a Pisa. Cittadinanza attiva nazionale nel suo comunicato stampa scrive: "…la Toscana si conferma la regione più cara per la bolletta idrica, 770 euro la spesa media nel 2022 (+5,5% rispetto al 2021)". "Se si pensa di contestare i dati dell’osservatorio di Cittadinanza attiva, lo si faccia per iscritto e portando dei dati. Siamo disponibili ad aprire un tavolo di confronto": continua Puccini. Se l’associazione fotografa il 2022, il 2023 si preannuncia terribile. Puccini: "Si sente parlare di invasi, laghi, laghetti e desalinizzatori. Secondo voi la bolletta scenderà? Queste opere, le pagheremo in bolletta?". Il motto "piove, governo ladro" oggi sarebbe quasi un auspicio. L’Istat conferma che il 42% dell’acqua in Italia non arriva ai rubinetti; va disperso. "A Massa si arriva a disperdere quasi il 63% della risorsa idrica, a Livorno appena il 13,5%": scrive Cittadinanza attiva. "Paghiamo troppo. Se ci mettiamo anche l’indotto, è un salasso di decalcificatori per i condomini, il decalcificatore per gli elettrodomestici e quello per le caldaie. Aggiungete l’acqua che si compra al supermercato. Così non va": conclude Puccini.

Carlo Venturini