
Francesco Griselli, batterista
Pisa, 23 agosto 2021 - La batteria porta la firma di Francesco Griselli. Una passione che arriva da lontano (e che fonda le sue radici nei Queen) e che lo ha portato 'dentro' le Cattive Compagnie, band che sabato 28 aprirà alle 21.30 l'ultima maratona di 20 serate al Giardino Scotto (biglietti già in vendita su ciaotickets e al Teatro Nuovo, acquistabili anche la sera stessa del concerto). Nato e cresciuto a Ponsacco, vive a Santa Maria a Monte con la compagna Licia.
Come ha scoperto la musica?
“Avevo circa 9 anni quando mio cugino Luca, che abita sotto casa mia, studiava pianoforte, ma per esigenze della sua band iniziò a studiare anche la batteria. Spesso io scendevo in casa sua quando suonava il piano, mi piaceva tantissimo, ma quando vidi la batteria fu amore a prima vista! Era il 1990 e mio cugino ascoltava e suonava il greatest hits 2 dei Queen! La batteria unita alla potenza musicale e vocale dei Queen fu uno shock. La mia vita è cambiata in quel momento: volevo assolutamente suonare la batteria, volevo essere Roger Taylor e accompagnare Freddie Mercury e compagni!”.
Quindi, si è messo a studiare...
“Mia madre vide la passione che stava nascendo dentro di me ed inizialmente fu proprio mio cugino a darmi qualche lezione, poi a 10 anni entrai nella banda musicale di Ponsacco, suonavo il rullante ma a me piaceva la batteria al completo, così, andai a lezione dal Maestro Franco Santarnecchi di Montecalvoli (attuale pianista di Lorenzo Jovanotti). Arrivò la prima batteria,non era il top delle batterie acustiche, ma per me era la più bella del mondo!. Andavo alle scuole medie quando ho fatto il mio primo concerto insieme ad un compagno di classe che suonava la chitarra, ma fu grazie ad un amico comune che conobbi Filippo Cosci, Luca Federighi ed in seguito Alessio Ribechini. Con loro ho iniziato a comporre musica e fare concerti in tutta la Toscana per molti anni a seguire. Abbiamo sempre fatto la nostra musica e questo sviluppa molto la creatività di un musicista, infatti è fondamentale anche nelle Cattive Compagnie. Successivamente ho continuato a prendere lezioni da privatista, prima con il Maestro Giacomo Macelloni (Super B, Prozac +) passando per il grande Christian Meyer (Elio e le storie tese) fino alle accademie Lizard di Firenze”.
Che cosa ha portato di suo nelle Cattive Compagnie?
“Il mio modo di suonare, il mio stile, che deriva dal rock anni 80/90. Oltre ai Queen ho sempre ascoltato musica rock/grunge (Verdena, Foo Fighters, Nirvana) ma anche pop/rock sono anche un grande fan dei Beatles e degli Oasis! Poi,come ogni musicista dovrebbe fare, inizi ad esplorare quindi ad ampliare gli ascolti scoprendo generi molto diversi tra loro e questo ti rimane dentro. Quando nel 2019 ho risposto all’annuncio di Luca Erriquenz, che cercava un batterista, tutto questo bagaglio l’ho portato nella band! Nello stesso anno ho finalmente fondato la mia prima cover band dei Queen, The Magic Killer, con la quale stiamo iniziando a fare i primi concerti”.
Come concilia il lavoro con la musica?
“Con la mia compagna Licia abbiamo aperto il Queen Pizza (guarda caso) a Castelfranco di Sotto nel 2012 e non sempre è facile conciliare il lavoro con la musica, quindi è anche merito suo se posso portare avanti la passione che mi accompagna da 30 anni, la musica”.