Amarcord Cremonese – Pisa: il magico pomeriggio del 14 giugno 1987

Sotto la guida del mister gentiluomo Gigi Simoni, lo Sporting Club visse una delle pagine più emozionanti della sua storia

Gigi Simoni, due promozioni in A alla guida del Pisa Sporting Club

Gigi Simoni, due promozioni in A alla guida del Pisa Sporting Club

Pisa, 5 febbraio 2021 - I nerazzurri tornano nello stadio che ha fatto da palcoscenico all’ultima vittoria esterna con il pubblico pisano sugli spalti: il 31 gennaio di un anno fa i mille supporters giunti allo Zini si lanciarono in un tripudio di gioia quando al 94’ Eros Pisano spedì in rete l’inzuccata del 3-4. Pazzo epilogo di una gara che il Pisa prima perdeva 2-0, poi era riuscito a ribaltare sul 2-3 e infine stava pareggiando 3-3 a una manciata di secondi dal termine. Lo stadio grigiorosso nei 19 precedenti ufficiali tra le due formazioni ha visto trionfare il Pisa in 6 occasioni contro le 9 dei padroni di casa (4 pareggi): per ritrovare una vittoria della Cremonese bisogna risalire fino all’8 maggio 2005, quando i lombardi in Serie C trionfarono 2-1. In campo, per i padroni di casa, c’era l’attuale vice allenatore nerazzurro Riccardo Taddei. L’ultimo successo centrato dal Pisa allo Zini in Serie B rievoca ricordi leggendari: 14 giugno 1987, le reti di Sclosa e Piovanelli spedirono in A la formazione guidata da Gigi Simoni proprio ai danni della Cremonese. È praticamente impossibile non riservare un ricordo più ampio a quel pomeriggio storico per il calcio pisano: in un clima infuocato, sia per la temperatura che per i festeggiamenti che già erano partiti in città, a Cremona si respirava l’aria della grande occasione. Da una parte i padroni di casa, forti di una cavalcata che li aveva visti stazionare per tutto il campionato al vertice della classifica. Dall’altra lo Sporting Club di Romeo Anconetani e Gigi Simoni, rimasto sulla panchina nerazzurra anche quando i risultati non arrivavano e l’ambiente rumoreggiava per un rendimento ampiamente al di sotto delle attese. Nel girone di ritorno la squadra, guidata dai gol di Lamberto Piovanelli e Luca Cecconi e dalla classe di un centrocampo zeppo di talento (Cuoghi, Sclosa, Giovannelli), risalì gradualmente le posizioni, arrivando a giocarsi il tutto per tutto proprio nello scontro finale allo Zini. Per la Cremonese era sufficiente un pareggio per centrare automaticamente la promozione in A; il Pisa aveva bisogno di un solo risultato: la vittoria. Dalla città della Torre, con ogni mezzo, salirono in Lombardia circa 7mila sostenitori, stipati nel settore ospiti dello stadio grigiorosso, vestito a festa e pronto a esplodere al fischio finale. Come tutti sanno, quel match andò in modo decisamente differente rispetto a quanto immaginato sulle sponde del Po: prima il rigore trasformato da Sclosa, poi l’iconico tuffo di Piovanelli proprio sotto al “muro” nerazzurro prima dell’inutile gol di Nicoletti per i padroni di casa. Nella ripresa la Cremonese, sempre più affannata nella ricerca del gol della promozione, sbatté sulla rocciosa difesa dello Sporting Club: al triplice fischio un lungo treno di festeggiamenti collegò Cremona con Pisa. Romeo, insieme all’allenatore gentiluomo Simoni, era riuscito a riportare la Serie A all’ombra della Torre. A.M.