Le api-robot fanno giocare e imparare i bambini. Anche quelli con disabilità

I risultati verranno presentati al Festival della Robotica

Api-robot

Api-robot

Pisa, 4 settembre 2017 - Anche i bambini che frequentano la scuola di tutti, ma che hanno bisogni educativi speciali (Bes) o disabilità hanno potuto giocare e sperimentare con le proprie mani la robotica educativa, utilizzando le simpatiche api-robot. E’ il primo e più importante risultato del progetto e-Rob, al di là dei risultati più specifici che saranno oggetto di pubblicazioni scientifiche.

E-Rob è un progetto di e-learning per la robotica educativa, realizzato in collaborazione con la Fondazione Tim, messo a punto dalla Fondazione Stella Maris con il team di ricerca di robotica educativa dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna e con il supporto del Comune di Pisa, grazie al quale e-Rob è entrato nelle scuole primarie pisane.

Il progetto ha permesso la realizzazione di laboratori di robotica educativa e l’adattamento delle api robot utilizzate da bambini con sviluppo tipico affinché anche bambini con Bes o disabilità (in particolare con problemi motori o visivi) potessero utilizzarle, giocando e imparando con i loro compagni di classe. Sono molto promettenti i risultati preliminari che hanno coinvolto più di 250 bambini, di cui 20 con disabilità/Bes, di 13 prime classi delle scuole primarie di Pisa. L’obiettivo del progetto è validare la robotica educativa come strumento prezioso ed efficace per la didattica.

Lo sviluppo delle nuove piattaforme adattate del progetto e-Rob è stato possibile grazie alla fruttuosa collaborazione che ormai da anni si è creata tra il professor Paolo Dario, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e il professor Giovanni Cioni, ordinario di Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Pisa e Direttore Scientifico della Fondazione Stella Maris. Una collaborazione che ha visto la creazione di un network di bioingegneria dello sviluppo tra Calambrone e Pontedera in cui clinici (neuropsichiatri infantili, psicologi dello sviluppo e terapisti) e bioingegneri hanno ideato e messo a punto nuove piattaforme robotiche per la diagnosi e la riabilitazione in età evolutiva. In particolare i clinici basandosi sui dati della ricerca e della clinica nelle neuroscienze indicano cosa è necessario misurare ai fini della diagnosi e dell’intervento sempre più intensivo, personalizzato, e centrato non solo sul bambino ma anche sul suo ambiente educativo e familiare, e gli ingegneri rispondono creando nuove piattaforme altamente tecnologiche.

Entrambi poi sperimentano per dimostrare con rigore scientifico la validità di quanto ipotizzato e sviluppato. In particolare l’Istituto di BioRobotica da anni è impegnato in prima linea nel campo della robotica educativa, coinvolgendo nelle sue attività studenti e insegnanti dell’intero territorio regionale. “I laboratori e corsi di formazione per docenti”, spiega Paolo Dario, “organizzati dall’Istituto di BioRobotica negli ultimi anni all’interno della Rete Regionale di Robotica Educativa finanziata dalla Regione Toscana, hanno riscosso molto interesse e successo. La seconda edizione del corso (a.s. 2016-2017) ha visto una partecipazione di 192 scuole (39% degli Istituti regionali) per un totale di 628 insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, dall'Infanzia alla Secondaria di II grado”. La robotica educativa è uno degli aspetti caratterizzanti del Festival e a dimostrazione dell’interesse crescente in queste attività, i laboratori di robotica educativa per ragazzi organizzati da GREAT Robotics, Spin-off dell’Istituto di BioRobotica, hanno già raggiunto il tutto esaurito ad una settimana del Festival.

“L’Italia è all’avanguardia nell’integrazione di bambini con disabilità o comunque con bisogni speciali nelle classi di tutti, rifiutando la loro separazione dai coetanei.” conclude Giovanni Cioni,“Tecniche educative di avanguardia come quelle della robotica, aprono nuove strade per l’apprendimento e l’integrazione. Il progetto e-Rob ha già mostrato l’importanza di questo approccio ed i suoi risultati finali ne daranno certamente conferma.” “Tutti i progetti indirizzati dalla Fondazione TIM sulla didattica hanno come obiettivo la garanzia, attraverso la tecnologia e il coinvolgimento di poli italiani di eccellenza, del diritto all’istruzione per tutti. Per noi – afferma Paolo Teoducci, Direttore Generale della Fondazione TIM - nessun talento va perso, ogni talento va sostenuto”. Gran parte dei risultati di questa fruttuosa collaborazione verranno presentati al Festival della Robotica agli stand dell’IRCCS Fondazione Stella Maris e della Scuola Sant’Anna agli Arsenali Repubblicani ed alla Leopolda.