
Capitan Savoldelli in azione
LA T TECNICA GEMA MCT
82
GEMINI MESTRE
96
MONTECATINI Burini 4, Chiarini 5, Toscano 25, D’Alessandro 8, Di Pizzo 7, Passoni 18, Stanic 9, Bedin 6, Savoldelli, Acunzo ne, Cellerini ne, Albelli ne. All. Del Re
MESTRE Rubbini 10, Giordano 7, Brambilla 12, Lo Biondo 22, Galmarini 16, Contento 15, Mazzucchelli 10, Aromando 4, Reggiani, Maiga ne, Porcu ne, Bizzotto ne. All. Ferrari
ARBITRI Purrone e Foschini
NOTE Parziali 15-29, 38-47, 61-67
PISTOIA
Rischia di impantanarsi in laguna il cammino in questi playoff de La T Tecnica Gema Montecatini: dopo essersi fermata a 59 punti in gara-1 la Gemini Mestre si rifà con gli interessi nel secondo capitolo della serie, rifilandone quasi 100 agli uomini di Del Re e portandosi sull’1-1. Ora la serie si sposta al "Taliercio" e per Toscano e compagni – così come per i cugini Herons – non sono (quasi) più ammessi passi falsi. Qualche distrazione di troppo in avvio per i "leoni" termali: Mestre si prende subito due possessi di vantaggio grazie a super Galmarini. L’asse "piellino" Rubbini-Lo Biondo confeziona il +7 della Gemini (7-14). Time-out Del Re con scarsi risultati, perché gli ospiti sono semplicemente più reattivi e con un altro break di 9-0 volano sul 7-23. Anche a rimbalzo la lotta sembra essere decisamente meno impari rispetto a gara-1 e questo influisce soprattutto sul fatturato offensivo de La T Gema, fermo a 9 punti dopo i primi 8’. Alla prima sirena la situazione non è certo rosea per i padroni di casa (15-29).
Nemmeno la ritrovata compattezza in difesa paga comunque dividendi in casa rossoblù, perché le percentuali in attacco sono disastrose (5/17 dal campo al 12’). Mestre poi è chirurgica: i biancorossi fanno registrare la prima persa a metà secondo quarto e mantengono la calma anche quando il rientro sul parquet di Toscano propizia il ritorno de La T Gema sotto la doppia cifra di svantaggio: è sempre il duo ex Pielle a lanciare i lagunari nuovamente sul +15, prima che Passoni e il solito Toscano alimentino nuovamente le speranze rossoblù. La T Gema comincia la ripresa facendo la voce grossa nel pitturato, con le due torri Di Pizzo e Bedin in campo contemporaneamente. La Gemini allora allarga il suo raggio d’azione oltre l’arco e a differenza di gara-1 non sbaglia un colpo: Lo Biondo in particolare è una sentenza.
La contesa si inasprisce sul piano dei contatti, i "leoni" provano a guadagnare terreno grazie ai viaggi in lunetta e tornano ad un possesso di distanza, ma sul -3 arriva una persa dolorosa e ancor più dolorosa è la tripla sulla sirena di Contento per i due possessi di gap con cui si entra nell’ultimo quarto. Le anemiche percentuali da tre rischiano di affossare i "leoni", tenuti in vita dai 20 tiri liberi in più collezionati rispetto ai veneti, ma anche dalla bomba di Passoni. A condannare i padroni di casa sono un’altra magia di Contento ma soprattutto una banale palla persa da Stanic sull’80-87. La pietra tombale sul match la mette però Toscano, prendendosi un tecnico evitabile che spiana la strada verso il successo ai biancorossi.
Filippo Palazzoni
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