
Non esistono derby che non contano. E’ questo, in sintesi estrema, il Barsotti-pensiero alla vigilia dell’undicesima stracittadina della storia del basket termale. La Supercoppa è una competizione estiva per definizione, che nasce e muore nell’arco di nemmeno venti giorni e in cui il risultato non è l’unica cosa che si prende in considerazione, ma quando giochi contro i tuoi rivali cittadini non puoi permetterti di sfigurare e non puoi esimerti dal dare il cento per cento sul parquet, anche se il serbatoio dell’energia in questa fase del pre-campionato è pieno solo per metà. "Siamo alle prese con qualche problemino di natura fisica per alcuni dei nostri giocatori, com’è normale che sia in questo momento della preparazione, però un derby è sempre un derby e richiede una certa mentalità – sottolinea il tecnico della Fabo Herons – Abbiamo molto rispetto per questa sfida, che resta prestigiosa anche se nel contesto di una competizione che non dà niente in chiave futura. La Supercoppa ci permette però di giocare gare di alto livello e noi vogliamo vincere per proseguire il percorso in questo torneo e portarci a casa un altro confronto diretto con i rivali cittadini". Gli ultimi giorni sono stati però abbastanza travagliati in casa Fabo: le prime tre amichevoli hanno dato segnali contrastanti, anche a causa delle assenze di pedine cardine, come ad esempio Chiera, Natali e Arrigoni che hanno saltato l’ultimo test con l’Olimpia Legnaia: "Gema ha una squadra più giovane e fresca che può metterci in difficoltà, possono contare su esterni provenienti da top team della vecchia Serie B, in più sono riusciti a prendere il giovane play Corgnati, secondo me uno tra gli under più interessanti della scorsa annata – analizza Barsotti - Sarà una gara tosta, d’altronde è proprio questo il nostro obiettivo principale: metterci alla prova contro avversari di qualità. In più abbiamo tanta voglia di tornare a sentire l’affetto dei nostri tifosi. Confido in un PalaTerme con tanto pubblico".
Filippo Palazzoni