Carlo Conti e (sotto) Asia Argento, Carlo Verdone e Gianna Nannini (foto A. Servello)
Montecatini Terme, 20 aprile 2022 - «The Band è diverso dagli altri talent tv. Tutti potranno sfruttare questa occasione, perché non si vince niente. Solo il titolo di “Band dell`anno”. Nella puntata finale i gruppi potranno far sentire un loro brano inedito". Parola di Carlo Conti, pronto a debuttare su Rai1 con il suo nuovo show musicale da venerdì 22 aprile, per un totale di quattro prime serate più una quinta per il gran finale. Il palcoscenico è quello del Teatro Verdi di Montecatini.
In gara ci saranno otto band emergenti. A guidare quelle italiane altrettanti tutor e a valutarle la giuria formata da Carlo Verdone (grande appassionato di musica, collezionista di vinili e batterista), Asia Argento e Gianna Nannini, alla sua prima esperienza in un talent show. I tutor saranno Giusy Ferreri, Irene Grandi, Dolcenera, Marco Masini, Federico Zampaglione, Francesco Sarcina, Enrico Nigiotti e Rocco Tanica.
Per Conti "spostare le forze Rai a Montecatini Terme, dove faremo il nostro spettacolo, è uno sforzo non indifferente. The Band – dice ancora – è un format italiano, nato partendo dall’idea di dare risalto alle band. Il programma è un talent particolare: non si vincono soldi né contratti, ma solo la felicità di poter fare musica dal vivo. Abbiamo selezionato 16 band su oltre duemila proposte. I gruppi selezionati poi saranno proposti ai nostri otto tutor per gruppi musicali che suonano cover di canzoni. È un talent per cover band".
"Nei miei due anni a Rai 1 – dice il direttore Stefano Coletta – il target è ringiovanito, specie per i programmi di intrattenimento. Con The Band proveremo a capire quanto questo pubblico dell’ammiraglia (che gode di ottima salute) possa rispondere con esibizioni di gruppi".
Il programma, presentato ieri in viale Mazzini a Roma con Verdone, Argento e Nannini, "vuole anche rappresentare uno stimolo per far ripartire la musica dal vivo e la voglia di suonare: è per questo che non si svolgerà in uno studio televisivo, ma in un teatro per rendere al meglio il senso del live con pubblico vero".