Zeffirelli e Montecatini, l'esordio alle terme

Il primo film del Maestro, scomparso sabato, girato al Tettuccio

Zeffirelli sul set (foto studio Rosellini)

Zeffirelli sul set (foto studio Rosellini)

Montecatini Terme, 16 giugno 2019 - Qualcuno ogni tanto, tra il serio e il faceto, sostiene che Montecatini è "l’ombelico del mondo". Un’affermazione esagerata. Un’iperbole. Ma poi, quando viene a mancare qualche grande personaggio, ci si accorge che un fondo di verità c’è. Perché viene fuori che il legame con la nostra città non è stato banale. E’ il caso anche di Franco Zeffirelli, il regista fiorentino scomparso ieri a 96 anni.

Ebbene, il primo film di Zeffirelli è stato girato in buona parte a Montecatini, alle Terme Tettuccio e nel parco termale. Era il 1957. Zeffirelli aveva 35 anni ed era già famoso nell’ambiente cinamatografico. Con lo pseudonimo di Gianfraco Corsi era stato aiuto regista di grandi maestri, De Sica, Antonioni, Visconti e Rossellini. A teatro aveva già debuttato alla Scala con la Cenerentola di Rossini e aveva allestito un paio di opere di Verdi in Olanda. Il film si sarebbe dovuto chiamare «Viaggio di piacere», ma poi uscì nelle sale con il titolo di Camping. Una pellicola che non resterà certo nella storia del cinema e che non ricevette critiche entusiaste. Si tratta di una commedia rosa che però anticipa alcuni temi come quello della libertà sessuale e di un nuovo modo di viaggiare, quello «on the road», che molti registi riprenderanno qualche anno dopo. Anche i dialoghi denotano un linguaggio più moderno rispetto ad altri film del periodo. Nel cast di «Camping» troviamo Nino Manfredi, Paolo Ferrari (che collaborarono anche alla sceneggiatura) mentre la protagonista femminile è Marisa Allasio, nota attrice dell’epoca, anche per essere figlia di un giocatore che aveva militato nel Genoa e nel Torino.

La trama è semplice: Tao e Valeria sono due fidanzati che decidono di partire per una vacanza in campeggio, ma la madre di lei si oppone e alla fine acconsente ma purchè ci sia con loro il fratello Nino. Al campeggio poi s’intrecciano tutta una serie di equivoci, flirt e contrattempi. Zeffirelli non si era limitato a prendere le Terme come location, ma le aveva coinvolte nel film. Una delle scene più divertenti è infatti quando Nino Manfredi beve un bicchiere di acqua Tamerici, ignorandone gli effetti che invece arrivano immediatamente. Del film restano alcune foto sul set conservate dal prezioso archivio fotografico Rosellini.