Vigile del fuoco morto in servizio. Il ricordo commosso dei colleghi: "Una vita spesa a salvare gli altri"

L’ultimo addio a Samuele Del Ministro, 50 anni, si terrà venerdì nella Cattedrale di Pescia dalle 15,30

Samuele Del Ministro

Samuele Del Ministro

L’improvvisa scomparsa di Samuele Del Ministro, capo squadra dei Vigili del Fuoco stroncato da un malore mentre era in servizio a Torino, ha colpito la città. Samuele, 50 anni, compagno di Stefania Berti, insegnante all’Istituto Tecnico Agrario Anzilotti, padre di Diego e Nora, era molto conosciuto, e sono in molti a piangere la sua morte. Nella mattinata di ieri, all’ospedale le Molinette, sono stati effettuati gli esami autoptici, nelle prossime ore la salma lascerà Torino per essere riportata a Pescia. La cerimonia funebre è prevista venerdì, alle 15.30, in Cattedrale. "Era in servizio al comando di Montecatini- ricorda Fabrizio Bonelli, pompiere in pensione pesciatino con cui ha condiviso tanti servizi – è stato uno dei primi a interessarsi di una nuova materia da noi poco diffusa, il Tpss, le tecniche di primo soccorso; in breve era diventato istruttore e formatore. Recentemente era stato promosso capo squadra, in seguito a questo passaggio di qualifica era andato a Torino".

Ai messaggi di cordoglio si è unita la Cestistica Audace Pescia, nella quale milita il figlio Diego, mentre la figlia Nora pratica il nuoto. Ma soprattutto tutti i colleghi del Comando di Pistoia: "i Vigili del Fuoco del Comando di Pistoia piangono la prematura scomparsa del collega e amico Samuele del Ministro e si uniscono al dolore della famiglia. Samuele ha iniziato il suo percorso nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con il servizio di leva, per poi entrare in servizio permanente nel 2001. La sua prima assegnazione da Vigile Permanente, fu il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino e dopo qualche tempo finalmente a casa, nel suo Comando Provinciale di Pistoia. Per circa venti anni ha prestato servizio presso la sede distaccata di Montecatini Terme, un vigile professionalmente qualificato in tecniche speleo alpino fluviale, specialista fluviale, istruttore di tecniche di primo soccorso sanitario e molto altro ancora, un vigile del fuoco mosso dalla passione e dall’entusiasmo per il suo lavoro, altruismo e garbatezza le sue doti riconosciute da tutti, sempre presente e disponibile a qualsiasi attività svolta sia istituzionale che informale. Ha partecipato attivamente a tante fasi emergenziali sul territorio nazionale, dal terremoto dell’Aquila, al tragico incidente della Costa Concordia al Giglio al recente terremoto del Centro Italia. Un vigile sempre in prima linea, poi il passaggio di qualifica al ruolo di capo squadra con assegnazione al Comando di Torino e a breve sarebbe rientrato nel nostro Comando". Emanuele Cutsodontis