Test genetici contro i tumori. Convegno con i medici di zona

Organizzato dall’associazione «Annastaccatolisa onlus»

Un gruppo dei volontari dell’associazione  «Annastaccatolisa» e alcuni medici che hanno preso parte al convegno

Un gruppo dei volontari dell’associazione «Annastaccatolisa» e alcuni medici che hanno preso parte al convegno

Montecatini, 6 marzo 2018 - «IDENTIFICARE una donna come portatrice di mutazione predisponente dopo lo sviluppo del cancro è un fallimento della prevenzione». Con queste parole di Mary Claire King, genetista statunitense, è iniziato il convegno formativo «Tumori eredo-familiari della mammella e dell’ovaio e l’importanza dei test genetici per la prevenzione» organizzato dall’associazione Annastaccatolisa in collaborazione con l’ordine dei medici di Pistoia.

E’ stata l’occasione per fare il punto sull’importanza del test genetico per valutare il rischio ereditario di tumori, sulle attività dei centri di senologia multidisciplinari in Toscana e sul ruolo del medico nella scelta di determinati percorsi. La giornata formativa, a cui hanno preso parte ottanta medici del territorio di Pistoia e della Valdinievole, è stata moderata dalla dottoressa Ilaria Pazzagli, responsabile del gruppo oncologico multidisciplinare di senologia dei presidi ospedalieri di Pistoia e Pescia e membro del comitato scientifico di Annastaccatolisa. «La prevenzione rappresenta uno degli obiettivi di Annastaccatolisa onlus, che da sei anni si impegna a raccogliere fondi per la ricerca sul carcinoma mammario triplo negativo e a ricordare alle donne di prendersi cura di sè - spiega Roberta Romani, presidente di Annastaccatolisa. Con questo convegno l’associazione ha raggiunto un altro importante traguardo grazie alla grande professionalità dei relatori che hanno spiegato con chiarezza in cosa consiste e quando sottoporsi al test genetico». L’obiettivo prioritario di Annastaccatolisa Onlus è la raccolta fondi per la ricerca attraverso l’istituzione di borse di studio e iniziative di sensibilizzazione. Lo scorso anno ha consegnato infatti la sua quarta borsa di studio ad una giovane ricercatrice dell’Irst di Meldola che sta sviluppando un progetto volto ad individuare i fattori prognostici e predittivi nel carcinoma della mammella.