Terme, «l’ombra» della Corte dei Conti sulla maxi notula

La vicenda della richiesta dell'avvocato Baldassarri di circa un milione e 600mila euro

Corte dei Conti

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Montecatini, 14 agosto 2019 - La Corte dei Conti avrebbe deciso di acquisire informazioni in merito al conteggio presentato dall’avvocato Marco Baldassarri alle Terme per circa un milione e 600mila euro. La somma riguarda una serie di attività professionali svolte dal legale pistoiese per l’azienda dal 2003. Tra queste c’è il ricorso presentato all’allora sezione del tribunale di Pistoia a Monsummano, in base all’articolo 700 del codice di procedura civile, per riprendere le Terme dai gestori ascolani, e la vittoria in Appello contro Unipol-Sai in merito all’escussione della fideiussione assicurativa che questi contrassero con l’allora Milano Assicurazioni.

La voce di un interessamento della Corte dei Conti sul caso che riguarda Baldassarri, da ieri, circola negli ambienti politici montecatinesi. Naturalmente in attesa di conferme ufficiali. La magistratura contabile, dopo aver appreso dai giornali le dichiarazioni fatte dall’amministratore Alessandro Michelotti sulla vicenda, durante l’audizione effettuata davanti alla commissione consiliare per il controllo delle società partecipate, avrebbe deciso di approfondire il caso. Intanto, dopo la mozione presentata da Simone Magnani (Movimento Cinque Stelle) sulla vicenda Terme, il capogruppo del Pd Edoardo Fanucci ha depositato un’interrogazione sul caso Baldassarri. Entrambi i documenti saranno discussi nella prossima seduta del consiglio comunale, in programma lunedì alle 20, nelle sale del municipio.

«Ricordo quanto emerso nella seduta della commissione partecipate – dice Fanucci – con la società che non pone in essere procedure competitive per assegnare consulenze ordinarie e straordinarie e le banche che, di fatto, hanno scelto, azienda di consulenza poi pagate profumatamente dalle Terme. La società, inoltre, non ha una struttura organizzativa idonea a una gestione efficiente ed efficace. Tutto questo ha portato la commissione a redigere un documento di indirizzo condiviso, suggellato da voto unanime, rivolto al sindaco Luca Baroncini, con richiesta di un suo intervento immediato».

Fanucci ricorda che «nel corso della relazione dell’amministratore è stata data evidenza dei professionisti e delle relative parcelle emesse nei confronti della società. Tuttavia, nonostante sia stato fatto riferimento a una prestazione professionale di 1,6 milioni di euro, la commissione non è stata in grado di capirne le motivazioni, la tempistica, le modalità di assegnazione e il prestatore d’opera a cui si riferisce. Pertanto sono a chiedere al sindaco Baroncini di farsi carico di approfondire e chiarire la vicenda in consiglio comunale».