REDAZIONE MONTECATINI

Scuola, tariffe in rialzo per mensa e trasporto

Il Comune spiega di aver limitato al minimo l’incremento dei costi per le famiglie. "Le nostre risorse erano ormai insufficienti"

Anche l’amministrazione comunale ha subìto Il rincaro dei costi dell’energia e delle materie prime. "In particolar modo – scrive il Comune – l’aggravarsi della situazione ci vede costretti a rivedere le tariffe, scelta a cui non avevamo mai ricorso da molti anni. Rivedere le tariffe ci consente di compensare le uscite di parte corrente del bilancio: abbiamo la responsabilità e in alcuni casi l’obbligo di coprire queste spese. Siamo fiduciosi che il governo trovi soluzioni per ridurre questi aumenti. Abbiamo già tagliato tutte le spese rimandabili o superflue. Purtroppo non è sufficiente".

"Per anni – prosegue la nota – siamo riusciti a mantenere il costo del pasto alle mensa a 4 euro. La cifra ci permetteva di coprire, grazie alle rette pagate dai genitori, circa il 75% delle spese. La volontà della nostra amministrazione è e sarà anche per il futuro quella di mantenere la mensa come servizio interno e quindi con maggiori garanzie rispetto alle materie prime utilizzate e al personale che esegue il servizio. A causa dei rincari degli ultimi due anni abbiamo faticato, ma resistito e non siamo andati a toccare le tariffe. A oggi, facendo un veloce calcolo, un pasto alla mensa costa al Comune circa 4,5 euro. Considerate che ogni anno vengono fatti più di 35mila pasti, i calcoli si possono fare da soli. Tutto questo al netto delle agevolazioni per tutte le famiglie con Isee inferiore a 10mila euro che, con diverse percentuali di riduzione, pagano molto meno un singolo pasto. Tutti questi calcoli ci hanno portato a aumentare il costo di un singolo pasto a 4,5 euro per cercare di incrementare la copertura dei costi del servizio. Resteranno attive le varie esenzioni anche se leggermente modificate".

"Discorso molto simile – scrive ancora il Comune – anche se più grave per quanto riguardano le cifre, è quello sul servizio di trasporto scolastico. A oggi il costo a carico del Comune per ogni singolo utente del pulmino è di circa 700 euro l’anno. Fra servizio scuolabus e le varie assistenze sul pulmino e quando scendono i ragazzi, spendiamo 100mila euro fronte di un introito di 25mila. La copertura del 25% al giorno d’oggi è diventata veramente insostenibile. Al netto delle agevolazioni Isee, il costo annuale per il servizio è di 160 euro (primo figlio). Dal prossimo anno scolastico passerà a 190 euro: un rincaro di poco meno del 20% che aumenterà leggermente la percentuale di copertura del servizio. Su questo servizio stiamo facendo molte analisi come amministrazione comunale, così come lo stanno facendo tutti i Comuni che si trovano nelle nostre situazioni di copertura. Se la situazione economica globale continuerà a essere in sofferenza e contestualmente anche quella del bilancio comunale, è difficile continuare a tenere attivo un servizio che per ogni utente porta un costo di più di 500 euro l’anno. Da una parte chiediamo un aiuto agli enti superiori a noi per cercare di trovare una soluzione, mentre dall’altra stiamo studiando con gli uffici soluzioni per aiutare le famiglie con alternative allo scuolabus, come ad esempio un ampio prescuola".