La Questura di Siena, con la collaborazione della Digos di Livorno e del commissariato di Montecatini, ha arrestato due ultras del Livorno risultati fra i protagonisti degli scontri avvenuti domenica scorsa al termine della partita di calcio fra Siena e Livorno.
All’esterno dello stadio Franchi, subito dopo la fine della gara di Serie D fra bianconeri e amaranto, un gruppo di circa 40 ultras livornesi aveva aggredito le forze dell’ordine in servizio per il derby toscano. In occasione degli scontri, avvenuti fuori dall’impianto sportivo nei pressi del parcheggio riservato
alla tifoseria ospite, erano state lanciate bottiglie di vetro, cartelli della segnaletica stradale e transenne verso i contingenti territoriali e di rinforzo della Polizia, che hanno provocato lesioni con prognosi di 7 e 10 giorni a 6 poliziotti tra cui un dirigente. Gli agenti si erano posizionati per sbarrare la strada agli ultras labronici e impedire che venissero a contatto con la tifoseria senese, durante il deflusso a fine partita.
Immediatamente sono state avviate le indagini da parte della Digos della questura senese, soprattutto attraverso la visione delle immagini della Polizia Scientifica. Nella mattinata di martedì 22 ottobre l’attività investigativa della Digos senese ha consentito di effettuare, grazie anche alla Digos di Livorno e al commissariato di Montecatini, l’arresto differito dei due esponenti della tifoseria livornese. Uno di questi, classe 2000, originario di Livorno ma domiciliato a Massa e Cozzile dove lavora, ha ricevuto una perquisizione a casa, dove sono stati rinvenuti gli indumenti presumibilmente indossati al momento dei fatti. Ai due ultras sono stati contestati i reati di devastazione per aver presumibilmente preso parte attiva ad episodi di violenza in occasione di manifestazioni sportive, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento, reati aggravati dall’aver commesso i fatti a causa di manifestazioni sportive.
Al termine delle operazioni i due soggetti sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, così come disposto dalle autorità giudiziarie interessate. Ieri, il questore Angeloni ha emanato i provvedimenti di divieto di ritorno nella provincia di Siena per 4 anni e i conseguenti Daspo a carico dei due tifosi.