Pescia, maxi rissa al palasport dopo gara giovanile

Il racconto di un ragazzo ferito: "Aggredito alle spalle"

Sull'episodio stanno indagando i carabinieri

Sull'episodio stanno indagando i carabinieri

Pescia, 14 gennaio 2019 - Maxi rissa  al termine della partita di basket Under 18 tra Cestistica Pescia e San Miniato. In tre, fra cui un diciassettenne sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale per farsi medicare qualche ferita. Ora sull’episodio stanno indagando i carabinieri intervenuti, chiamati dall’arbitro, e che stanno ricostruendo quanto accaduto al PalaBorrelli della città dei fiori, al termine della partita. La squadra pesciatina si è facilmente imposta sugli avversari grazie anche al supporto di alcuni giovani che dalla tribuna hanno sostenuto per tutti i quarantaminuti i loro amici sul campo. Proprio questo atteggiamento, che è quanto di più sportivo si può immaginare, non è andato giù agli avversari. E’ volata qualche parola di troppo, ma in breve si è passati ai fatti. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti al fischio finale sono entrati in campo anche i tifosi delle due squadre. 

Ecco quanto ha raccontato il diciassettenne pesciatino finito al pronto soccorso. «A fine partita io ed altri ragazzi siamo entrati in campo per salutare i nostri amici. Immediatamente ho chiesto scusa ad un ragazzo della squadra avversaria visto che, quando sono sceso in campo scherzando gli avevo detto: “A casa” e siccome mi era dispiaciuto volevo scusarmi. Subito dopo alle spalle un ragazzo mi ha sferrato due cazzotti al corpo, di conseguenza ho pensato a difendermi. Così, almeno venti persone mi hanno aggredito tirandomi calci e pugni. Almeno cinque adulti mi hanno poi messo il cappello della felpa e tirato una botta dietro la testa con qualcosa di ferro. Il giovane ha anche affermato di aver sentito qualcuno che gli rivolgeva delle minacce. «Mi sono poi recato con mia madre e mio fratello – spiega ancora il ragazzo – all’ospedale di Pescia per farmi curare dopo le botte prese. «Queste cose non devono accadere – aggiunge la madre – . Mio figlio stava trascorrendo qualche ora con gli amici…ecco cosa gli è accaduto. Pescia è una piazza tranquilla. Certe cose non ce le meritiamo».
 
Il presidente della società pesciatini Leo Travaglini si è detto deciso a denunciare il fatto alla Federazione Italiana Pallacanestro. Il sindaco Giurlani ha invece già preso carta e penna per scrivere al collega primo cittadino della cittadina pisana. «E’ una brutta pagina di sport – ha detto –, che va cancellata immediatamente. E’ necessario fare chiarezza».