La scuola si "restringe", alunni restano fuori

La protesta dei genitori che si erano iscritti alla "Baronti": "L’amministrazione comunale dice una cosa, la presidenza un’altra"

Scuola (foto di repertorio)

Scuola (foto di repertorio)

Monsummano Terme, 5 maggio 2021 - Sono piccine ma fanno parlare ancora di sé. Sono le scuole Baronti di Montevettolini, ritenute un’eccellenza dell’offerta didattica del territorio da parte di molte famiglie di Monsummano che, pur non rientrando direttamente nella zona di competenza, hanno deciso di iscrivere i propri bambini alla "scuolina". Non più tardi di una decina di giorni fa il plesso dell’antico borgo medievale è diventato un caso per il trasloco alle ex Arinci, per permettere di effettuare quei lavori di messa in sicurezza e restauro dell’edificio scolastico da parte del Comune. Oggi ci sono genitori che non sanno dove dovranno o potranno iscrivere i propri figli delle prime elementari perché pare che ci si accorga solo ora che non c’è posto. Alcuni di loro, che potrebbero rischiare l’esclusione in questi giorni dopo essere stati rassicurati il 10 febbraio scorso che i loro figli erano stati accolti nel plesso, ci hanno raccontato la situazione paradossale in cui si stanno trovando.

"Abbiamo fatto domanda di iscrizione alla prima elementare nei tempi richiesti e il 10 febbraio scorso ci è giunta da parte della scuola la nota di ammissione – raccontano – lo scorso 22 aprile invece arriva una lettera dal preside in cui ci viene spiegato che non tutti i bambini che hanno richiesto di entrare alle Baronti possono avere ancora la certezza dell’ammissione". Secondo quanto emerso dai colloqui privati con il dirigente scolastico e i genitori pare che sia emerso che quando le Baronti saranno restaurate, non ci sarà più posto per tutti i bambini ammessi, quindi devono provvedere a fare una selezione adesso. "Lo scorso 27 aprile, pochi giorni fa – racconta un genitore – è arrivata una lettera del preside in cui si spiega che siamo stati esclusi, probabilmente perché non rientravamo nella competenza territoriale, e che quindi non abbiamo più diritto a essere iscritti alle Baronti. Questo perché lo scorso 30 marzo il dirigente accoglie dal Comune una comunicazione in cui si sottolinea che i bambini della prima non possono superare il numero di 17. Il preside deve così eliminare 5 alunni della lista. Noi noi ci capiamo più nulla: il Comune dice una cosa, il preside un’altra e noi non sappiamo più dove iscrivere nostro figlio e se ce lo prenderanno alla nuova scuola con un’iscrizione così tardiva". L’ultimo atto avverrà stamani, quando 3 dei 5 non più ammessi, saranno tirati a sorte per vedere se possono rientrare a frequentare le Baronti, affidando al caso il percorso educativo di un bambino figlio di una pandemia.

Arianna Fisicaro