REDAZIONE MONTECATINI

Assalto a Gucci, il sindaco di Montecatini al Governo: "Servono altri agenti"

L’appello al ministro Lamorgese: "Lo Stato non può calibrare il numero delle forze dell’ordine sulla base di un freddo algoritmo"

Il giovane si arrende all’arrivo degli agenti del commissariato

Montecatini Terme, 20 novembre 2021 - Il video del giovane georgiano intento a prendere a calci la vetrina della boutique Gucci, in corso Matteotti, forse allo scopo di commettere un furto, ha fatto in poche ore il giro del web, come le successive riprese dell’arresto. Persino il giornalista Gianluigi Nuzzi, celebre conduttore del programma Quarto Grado su Rete Quattro, ha pubblicato sul suo profilo Facebook le riprese della vicenda.

Il video ha raggiunto quasi centomila visualizzazioni, ma non è da escludere che nei prossimi giorni possono aumentare. L’intervento degli agenti del commissariato ha impedito che l’uomo, afflitto da una serie di problemi psichici, dopo aver rotto i finestrini di un’automobile a Margine Coperta, danneggiato la vetrina del negozio Harry’s, in via San Martino, fino a colpire l’ingresso di Gucci, potesse fare ancora peggio.

L’uomo, tra l’altro, ha colpito nel giorno in cui sono stati celebrati i funerali di Lauro Bonvicini, storico patron di questo e altri negozi di corso Matteotti. Il malvivente, che aveva tentato di portare via qualcosa anche da Gucci, già in passato aveva tentato di rompere vetrate delle attività della famiglia Bonvicini.

Questo soggetto, afflitto da problemi psichici, non sarebbe seguito da alcuna struttura. Per il georgiano, a breve, dovrebbe tenersi un processo per direttissima al tribunale di Pistoia. Sulla vicenda, intanto, interviene il sindaco Luca Baroncini, che critica il ministro degli interni Luciana Lamorgese, accusandola di non aver ripagato gli sforzi fatti dal Comune per il nuovo commissariato con rinforzi sostanziosi, lodando l’impegno del personale della polizia di Stato presente a Montecatini.

"Siamo alla follia - afferma - È assurdo che possano accadere certe cose. Qui siamo di fronte a un caso da psichiatria, ma anche da carcere. Non è pensabile che certi soggetti evidentemente pericolosi possano circolare liberamente. Lo Stato deve fare qualcosa. È tanto che i sindaci e i nostri concittadini chiedono leggi per pene più severe e certezza della pena. Le forze dell’ordine fanno il massimo e vanno supportate, anche giovedì l’intervento è stato pronto, coraggioso e risolutivo. Da cittadino e da sindaco ringrazio di cuore le forze dell’ordine, in questo caso il nostro commissariato, diretto dal vicequestore Mara Ferasin, per il lavoro encomiabile che svolge. Lo Stato però deve metterlo in condizione di lavorare al meglio, aumentandone l’organico e quindi la presenza in città sensibili come Montecatini Terme, e poi intervenendo tramite la legislazione. Il fatto che i nostri agenti siano particolarmente bravi non deve indurre a pensare che possano essere pochi. Siamo sottodimensionati rispetto alle esigenze del nostro territorio, ho chiesto più volte ai ministeri l’invio di più donne e uomini nel nostro territorio e la creazione di un presidio della Polfer alle due stazioni ferroviarie. La presenza delle divise è un deterrente nonché consente di intervenire prontamente. Il Comune ha fatto ampiamente la sua parte, prima con Giuseppe Bellandi costruendo un commissariato dove poter lavorare al meglio, e ora con noi che abbiamo fortemente implementato il sistema di videosorveglianza, installando telecamere di ultima generazione ovunque e mettendole a disposizione delle autorità di pubblica sicurezza. Sono stato il primo Sindaco della provincia a firmare in Preferttura i "Patti per la sicurezza". Ma il nostro sforzo non basta. Lo Stato ci ascolti. Non si può calibrare il numero di agenti in una città sulla base di un freddo algoritmo: il ministero analizzi caso per caso parlando con i sindaci".

Daniele Bernardini