Massaggi hard al centro benessere, locale chiuso. Indagine con sequestro

L’attività si trova a Traversagna : apposti i sigilli dell’autorità giudiziaria. Tutto è iniziato con la lamentele dei vicini per il continuo viavai anche a tarda ora. Raccolte le testimonianze dei clienti

Il locale sequestrato

Il locale sequestrato

Massa e Cozzile (Pistoia), 28 maggio 2023 – Quei massaggi a pagamento erano un po’ troppo… bollenti. Gli agenti del commissariato di Montecatini Terme e i carabinieri della stazione di Buggiano hanno sequestrato un centro gestito da cinesi in via Gramsci, in località Traversagna, frazione di Massa e Cozzile, al termine di un’attività di indagine.

Tutto sarebbe nato dal continuo viavai di clienti dell’attività che andava avanti fino a tarda notte. La situazione stava molto preoccupato i residenti della zona. Alcuni clienti sono stati fermati dagli stessi agenti e dai militari dell’Arma in abiti borghesi. Gli esponenti delle forze dell’ordine, come avviene in questi casi, dopo essersi qualificati, hanno chiesto agli interessati cosa fosse accaduto nel centro massaggi, ricordando che non rischiavano alcuna denuncia per aver pagato una prestazione sessuale.

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali da parte delle forze dell’ordine autorizzate dalla procura della Repubblica pistoiese, come prevede l’attuale normativa, ma senza dubbio sono scattate denunce per sfruttamento della prostituzione.

In base ai riscontri degli inquirenti, i massaggi finivano in un modo non proprio legato al tradizionale concetto di benessere. Sui sigilli apposti dalle forze dell’ordine, in base all’articolo 321 comma 1 del Codice di procedura penale, si evince che il provvedimento è motivato dal fatto che "quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato".

In poco più di dieci anni, in Valdinievole le forze dell’ordine hanno eseguito numerosi sequestri di centri massaggi cinesi o simili, dove in realtà veniva praticata la prostituzione. Le ragazze orientali sono costrette a lavorare per molte ore al giorno, spesso in condizioni igieniche non ottimali. Come diligenti operaie del sesso, stanno chiuse negli sgabuzzini con gli uomini, addette a una sorta di catena di montaggio. La sera dormono ammassate tutte insieme, spesso nello stesso luogo di lavoro. Poi, dopo qualche settimana o mese, vengono spostare a lavorare in un altro luogo, come le italiane delle case di appuntamento di molti decenni fa, che andavano via ogni quindici giorni. Il fenomeno, nonostante l’efficace repressione di polizia di Stato e carabinieri, rappresenta una grave piaga sociale e uno dei principali interessi delle mafie cinesi in Italia. Purtroppo, molto spesso, le giovani donne coinvolte non si sentono sfruttate e sono grate per il lavoro ai loro stessi aguzzini.