Manometteva il cronotachigrafo. Conducente del tir smacherato

Gli agenti della polizia stradale hanno scoperto sul mezzo un interruttore che se attivato alterava i tempi di guida.

Stava guidando un mezzo di trasporto pesante con il cronotachigrafo manomesso. Una pattuglia della sottosezione della polizia stradale di Montecatini, ha intercettato in autostrada un autotreno immatricolato in Italia e condotto da un cittadino italiano che stava effettuando un trasporto di merci. Malgrado un’apparente normalità, ai poliziotti qualcosa non tornava, perché i dati relativi ai tempi di guida e di riposo, estrapolati dal cronotachigrafo digitale in dotazione al veicolo, mostravano delle incongruenze. I controlli, quindi, sono stati approfonditi e concentrati sul differenziale del cambio del veicolo.

Facendo uso della specifica strumentazione Leda, in dotazione alla polizia stradale, gli agenti hanno accertato la manomissione del cablaggio che rileva il movimento del veicolo così da fare registrare al sistema tempi di guida e di riposo non veritieri, tali da eludere la vigente normativa dei dispositivi di sicurezza. Gli operatori hanno inoltre scoperto un interruttore, nascosto nel doppiofondo di un cassetto porta oggetti, che, attivato, riusciva ad alterare la registrazione dei tempi di guida e di riposo. L’accensione di questo strumento taroccato ha permesso al conducente, mentre era alla guida, di interrompere il segnale di movimento del veicolo, ed inviare al cronotachigrafo falsi dati attinenti ai giri dell’albero motore facendo figurare il tir fermo e non in circolazione. L’intero dispositivo è stato sequestrato e al conducente è stata elevata una multa di 1.732 euro, con la decurtazione di 10 punti dalla patente e il ritiro immediato del documenti ai fini della sospensione.

L’alterazione dei tachigrafi digitali consente agli autisti di poter condurre i veicoli per un numero di ore superiore a quelle consentite dalla legge, riducendo, di contro, i tempi di riposo, indispensabili per il recupero psico-fisico necessario per poter guidare in sicurezza.

Daniele Bernardini