"Mandara si occupi del suo flop" Grassotti attacca il rivale politico Scontro fra esclusi dal ballottaggio

Secondo il candidato del centrodestra, "ha imbarcato personaggi che hanno solo disorientato gli elettori"

"Mandara si occupi del suo flop"  Grassotti attacca il rivale politico  Scontro fra esclusi dal ballottaggio

"Mandara si occupi del suo flop" Grassotti attacca il rivale politico Scontro fra esclusi dal ballottaggio

PESCIA

"Grazie a tutti quelli che mi hanno votato. Mandara la smetta di esprimere giudizi su di me e la mia candidatura. Pensi al suo flop, visto che pensava di vincere al primo turno". Sono le dure parole di Antonio Grassotti, candidato sindaco del centrodestra, giunto al terzo posto nel voto di domenica e lunedì scorsi. Fra lui e Mandara lo scontro non potrebbe essere più aspro.

"Mentre ringrazio tutti quelli che mi hanno votato e prendo atto che la mia proposta politico-amministrativa, per molti motivi, non ha incontrato il gradimento degli elettori di Pescia – aggiunge – devo anche sottolineare come i continui attacchi che sto ricevendo da chi è arrivato dopo di me hanno veramente superato il limite. Giancarlo Mandara, dopo avere ripetutamente dichiarato di vincere al primo turno, nonostante una campagna elettorale molto aggressiva e dopo avere imbarcato diversi personaggi del centrodestra che hanno anche creato confusione e disorientato l’elettorato di riferimento, tanto che alla fine sono stati persi rispetto alle politiche ben tremila voti, non trova di meglio che attribuire le responsabilità alla mia candidatura sbagliata, a suo giudizio. Questo personaggio, che evidentemente a ragione non è stato candidato dal centrodestra visti i risultati elettorali, fa della presunzione e dell’arroganza la sua cifra comunicativa nei miei confronti per tentare (inutilmente) di giustificare a se stesso e ai suoi compagni di avventura un fallimento e una batosta elettorale evidentemente tutta da metabolizzare. Mandara con il suo atteggiamento non avrà certamente più alcuna chance di essere protagonista di una coalizione, visto che ritiene di essere il migliore, senza esserlo davvero. Al massimo potrà dare vita a compagini come quella che lo ha sostenuto".

"La mia candidatura – conclude Grassotti – è arrivata dai partiti politici di centrodestra, che ringrazio e da amici che hanno dato vita a una lista di supporto che non è certo andata male. Non abbiamo ottenuto i risultati sperati; facciamo autocritica e pensiamo al ballottaggio per trovare il male minore. Le dietrologie, i giochini e le giustificazioni da asilo infantile le lascio a chi evidentemente deve ancora maturare molto, per misurarsi con competizioni elettorali così rilevanti".