"Le vie del cuore": la città sarà cardioprotetta

Domani la presentazione del progetto che prevede la collocazione di defibrillatori nelle strade principali. Grazie anche agli sponsor

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Con il progetto "Le vie del cuore" arrivano le colonnine salvavita in comodato d’uso gratuito al Comune di Monsummano. Le vie cittadine saranno dotate del Pubblico accesso al defibrillatore (Pad): questo l’obiettivo della Donne Distribuiscono Defibrillatori srl (Ddd), realtà aziendale capitanata dall’imprenditrice sarda Simona Buono, pioniera in Italia della divulgazione della cardioprotezione pubblica.

Tutta la cittadinanza è invitata domani 14 maggio alle 9.30 nella sala Walter Iozzelli in piazza Giusti 128 a partecipare al corso propedeutico di primo soccorso tenuto da Maurizio Cecchini e Simona Buono. I partecipanti impareranno a riconoscere l’arresto cardiocircolatorio, a disostruire le vie aeree e a intervenire utilizzando il Dae, abbattendo tanti timori. Seguirà la consegna dell’attestato di First Responder a tutti i partecipanti. I defibrillatori saranno disponibili 24 ore per tutta la collettività, rendendo così il territorio comunale cardioprotetto.

In questa occasione vi sarà anche la cerimonia di consegna dei Dae e i ringraziamenti ufficiali alle aziende che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione del primo progetto Pad a Monsummano da parte della amministrazione comunale.

Il progetto "Le vie del cuore" unisce la sensibilizzazione dei cittadini alla sicurezza e alla tutela della salute attraverso un macchinario salvavita come il defibrillatore. I dati sono impietosi, come ha dichiarato il noto cardiologo Maurizio Cecchini, attualmente responsabile dell’ambulatorio cardiologico di Andrologia e Pediatria all’Aou di Pisa, nonchè fondatore della Scuola italiana gratuita di defibrillazione precoce. "L’installazione di un defibrillatore è sempre un’iniziativa eccellente – ha detto Cecchini – perché la morte improvvisa per arresto cardiaco è un problema reale. Pensate che le statistiche parlano di un morto ogni nove minuti, e spesso questo avviene in soggetti dal cuore sano. Non ci si fa caso, perché accade una volta a Pisa, un’altra a Cagliari, poi a Pordenone. E’ stato dimostrato che anche la prevenzione serve a pochissimo, poiché si riesce a identificare appena il 20% di soggetti a rischio. Il che vuol dire – ha aggiunto – che su 60mila morti il resto sfugge, l’80% muore lo stesso, pur risultando normale. L’unico sistema è dotare le nostre città di defibrillatori".

"A Pisa – ha concluso Cecchini – ci sono 553 Dae, una delle città più cardioprotette d’Italia. Sono state salvate 21 persone su 27 soccorse dai nostri macchinari, oltre il 77%. Se non ci fossero stati i defibrillatori, la mortalità sarebbe stata del 99%. E’ importante diffondere i Dae e la loro conoscenza alla popolazione".

La realizzazione del progetto – rende noto il Comune – non comporta oneri a carico del bilancio comunale, poiché finanziato dalle risorse derivanti dalla locazione ad aziende ed esercizi commerciali, principalmente operanti sul territorio, degli spazi pubblicitari che verranno ricavati sulla superficie esterna del Totem che al suo interno contiene l’armadietto e il defibrillatore. Gli apparecchi fomiti saranno esclusivamente di nuova fabbricazione e conformi alla direttiva 9342EEC sui dispositivi medici; la società si occuperà della gestione del servizio, della sensibilizzazione delle attività economiche che renderanno possibile il finanziamento del progetto, della fornitura, della copertura assicurativa dei moduli (defibrillatore, teca e totem). A garantire la prima realizzazione di questo importante gesto per la cittadinanza c’è il contributo dello sponsor principale. Si tratta della Centro analisi Biomedical, azienda storica in prima linea nella tutela della salute pubblica.

"Biomedical – hanno dichiarato i vertici aziendali – intende partecipare fattivamente al vitale progetto di cardioprotezione. Contribuirà come unico sponsor alla realizzazione di tre colonne salvavita che verranno installate nei punti-cardine di Monsummano, sollevando cosi la pubblica amministrazione da ogni onere, grazie al progetto Le vie del cuore. Gli indispensabili dispositivi permetteranno letteralmente di salvare la vita in situazioni di emergenza".

Il progetto Le vie del cuore diventa dunque un percorso di piena consapevolezza in materia di cardioprotezione precoce: il cuore dell’etica d’impresa incontra e protegge il cuore dei cittadini.