DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Lavori in via San Martino, commercianti in rivolta

L'avvio durante il periodo natalizio, per la durata di 90 giorni, non piace agli imprenditori

Polemiche per i lavori in via San Martino

Polemiche per i lavori in via San Martino

Montecatini Terme, 19 novembre 2019 - Il Comune avvia i lavori per il rifacimento di via San Martino e del primo tratto di viale Verdi collegato a questa strada, nell’ambito del progetto «Città Nuova» della durata prevista di 90 giorni,, per non perdere i fondi governativi ottenuti nel 2009. Ma non pochi commercianti protestano e chiedono il rinvio dell’intervento, preoccupati che possa danneggiare l’attività durante il periodo natalizio. Il progetto prevede marciapiedi realizzati in alabastro, come in piazza del Popolo, e spazi di transito per le auto. «Per non perdere un finanziamento – affermano alcuni negozianti di via San Martino – l’amministrazione sta per asfaltare e rifare i marciapiedi. Questo mette a rischio la sopravvivenza dei negozi che contano sul periodo natalizio per far quadrare l’anno. Sarebbe necessario studiare soluzioni che consentano il normale esercizio commerciale, magari non mettendo il divieto di sosta totale, ma uno alternato, modulando i lavori o facendo salvo comunque il periodo natalizio».

Il sindaco Luca Baroncini risponde ai problemi sollevati e solleva critiche alla precedente amministrazione, accusandola di lassismo e di scarsa attenzione verso l’utilizzo dei fondi a suo tempo ottenuti dal governo. «I commercianti di via San Martino – afferma Baroncini – hanno ragione. A causa dei lunghi ritardi dell’amministrazione Bellandi, per almeno dieci anni i soldi messi a disposizione della città non sono stati del tutto utilizzati. Dal momento del nostro insediamento siamo stati costretti a provvedere subito alla fase progettuale e ad avviare l’intervento.

Se non facessimo partire i lavori, questi soldi, dopo anni di mancato utilizzo da parte dell’amministrazione Bellandi, tornerebbero indietro, senza alcuna possibilità di utilizzarli». I soldi in teoria, dovrebbero essere usati entro fine febbraio 2020, pena il blocco del finanziamento a suo tempo erogato per opere viarie legate al raddoppio della ferrovia da parte dell’ex ministro delle infrastrutture Altero Matteoli. 

Faceva parte dello stesso finanziamento del governo Berlusconi la trasformazione di piazza Basstisti che oggi, dopo tanti anni, è ancora priva di una destinazione precisa. Qualcuno in maggioranza ne vorrebbe l’utilizzo come parcheggio per circa 80 automobili. Alcuni commercianti vorrebbero che la stessa progettualità del «Città Nuova» fosse applicata in via Don Minzoni.