L’addio a don Marcantelli in una cattedrale gremita

Il vescovo: "Sapeva ascoltare la gente. Ha fatto molto per la comunità e per i giovani allievi". Il sindaco: "Mi raccomandò di salvare il Lorenzini"

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Poche settimane prima di morire, don Italo Marcantelli aveva chiesto accoratamente al sindaco Oreste Giurlani di salvare il liceo Lorenzini. Appello forte che, ha assicurato Giurlani, non è rimasto né sarà inascoltato.

A raccontare l’episodio è stato proprio il primo cittadino ieri in cattedrale per le esequie concelebrate dal vescovo Roberto Filippini. "Mi è stato vicino sempre, in particolare nei momenti difficili. Non lo ha fatto solo con me, ma anche con tanta gente presente qui in chiesa per l’estremo saluto. Ha aiutato tutti coloro che glielo hanno chiesto. Ci mancherà. L’8 luglio scorso, prima di partire per un ritiro spirituale, aveva passato un po’ di tempo con me e mi aveva raccomandato di pensare al Lorenzini".

Della cattedrale don Italo in passato era stato anche parroco. La chiesa era gremita di fedeli, amici, parenti. "Sappiamo che aveva un carattere irruento – ha detto il vescovo – ma ha fatto tanto per la comunità ed era sempre pronto ad ascoltare. Ci stringiamo attorno ai suoi cari e a tutti coloro che gli sono stati vicini in questi anni, con la sicura speranza che sarà accolto nella Luce del Regno dei Cieli dal Signore Risorto che ha servito su questa terra>>. Don Italo, nato nel 1936 e stimato insegnante di lettere all’istituto Marchi per qualche lustro, era un uomo di cultura e un grande studioso e allo stesso tempo amava la preghiera e la contemplazione.

Giovanna La Porta