La Soprintendenza avverte "L’archivio delle Terme non si può smembrare"

L’ente fiorentino pone l’altolà: "Già dichiarato di notevole interesse storico". Per l’acquisto in blocco potrebbe intervenire la Fondazione Cassa di Rispamio.

La Soprintendenza avverte  "L’archivio delle Terme  non si può smembrare"
La Soprintendenza avverte "L’archivio delle Terme non si può smembrare"

In un panorama pieno ancora di incertezze sul futuro delle Terme, arriva almeno una buona notizia. Dopo l’annuncio della messa in vendita dell’archivio storico delle Terme e l’interessamento all’acquisto della raccolta da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia grazie all’interessamento del consigliere Claudio Del Rosso, sul tema interviene adesso la Soprintendenza bibliografica e archivistica della Toscana.

Da questo ente con sede a Firenze giunge la conferma che questa raccolta non potrà essere smembrata. "In riferimento all’articolo “Terme senza pace, all’asta anche l’archivio. La crisi picchia duro su Montecatini“ – scrive l’ente – e con riferimento al passaggio “Il rischio è che in mano dei privati quel prezioso archivio finisca disperso in mille rivoli. Una volta ceduto sarebbe impossibile da ricomporre nella sua interezza“, si precisa che trattandosi di un archivio dichiarato di notevole interesse storico, per effetto del decreto di notifica dell’8 agosto 1979 della Soprintendenza archivistica per la Toscana tuttora vigente, esso è sottoposto alle misure di protezione contenute nel decreto legislativo 42 del 2004, più noto come Codice dei beni culturali e del paesaggio, tra le quali spicca il divieto di smembramento per gli archivi per i quali sia intervenuta la dichiarazione dell’interesse culturale".

La salvezza dell’archivio nella sua interezza comunque potrebbe essere vicina. "Ho proposto alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia di acquistare, oltre alla raccolta documentaria, anche le opere d’arte di proprietà delle Terme. Anche questi beni potrebbero essere affidati in comodato alla galleria civica Montecatini Contemporary Art, che dovrebbe essere collocata nella Palazzina Regia".

Claudio Del Rosso, consigliere della Fondazione, ha proposto alla commissione cultura della stessa Fondazione un intervento importante per tutelare beni della società di grande valore pubblico, destinati a essere venduti nella prossima messa in liquidazione. In questi giorni l’amministratore delle Terme, Alessandro Michelotti, ha dichiarato la disponibilità a cedere l’archivio a un compratore che presentasse un’offerta congrua al valore stimato intorno a 1 milione di euro. Del Rosso e la Fondazione sono interessati affinché questa preziosa raccolta di documenti, dove ci sono anche progetti risalenti a secoli fa (realizzati o rimasti sulla carta), resti patrimonio di Montecatini, magari esposti alla galleria Moca nella futura nuova sede (con tempi ancora incerti) della Palazzina Regia. Intanto scade il 28 marzo il termine di presentazione delle offerte per rilevare in gestione le Terme Redi e la parte sanitaria del Tettuccio.

Daniele Bernardini