
La parte storica del Kursaal al Comune. In consiglio l’accordo con la Monaco
Montecatini Parcheggi & Servizi si trasferirà negli spazi della parte storica del Kursaal che dà su corso Roma. Lo spazio che ha brevemente ospitato il casinò a Montecatini sta per passare al Comune in comodato gratuito, per una breve fase, quindi come bene di totale proprietà. È questo l’accordo contenuto nel piano di ristrutturazione del debito della società Monaco, oggi in liquidazione, per quanto riguarda i rapporti con l’amministrazione. Mercoledì 22, in attesa poi dell’omologszione da parte del tribunale di Verona, il consiglio comunale sarà chiamato ad affrontare l’argomento.
È ormai moto tempo che Montecatini Parcheggi & Servizi è destinata a trasferirsi nella parte storica dell’edificio. L’obiettivo poteva essere raggiunto due anni fa, ma la pandemia ha fatto saltare e rimandare le ipotesi di accordo. La società Monaco che ha acquisito e ristrutturato lo storico complesso deve pagare anche banche e il condominio del Kursaal. La società Monaco, che ha curato la ristrutturazione completa del Kursaal ed è ancora proprietaria di diversi immobili all’interno dello storico complesso, voleva raggiungere un accordo con il Comune per rateizzare in quattro anni i circa 800mila euro che deve all’ente. In cambio, secondo l’ultima ipotesi nota, l’amministrazione riceverebbe una serie di posti auto della parte sotterranea del complesso e alcuni fondi, tra cui quello che una volta ospitava il plastico del Kursaal. L’attuale amministrazione, se l’accordo verrà concretizzato, intende trasferire in questi locali la sede di Montecatini Parcheggi & Servizi. Il flusso di personale, tra cui gli ausiliari della sosta, potrebbe ravvivare e ridurre il senso di degrado che si percepisce nell’area all’interno del grande complesso, ristrutturato grazie al progetto di Aldo Rossi.
Il Kursaal, con il suo cinema-teatro, ha rappresentato un punto di riferimento importante per l’intrattenimento in città fin dal 1907. Alla fine degli anni Ottanta, grazie a un prestanome, è finito nelle mani del boss della Camorra Pasquale Galasso. Grazie alle rivelazioni fatte a un pentito al giudice Ferdinando Imposimato, il bene è stato confiscato. Per lunghi anni, ha rappresentato un luogo di grave degrado, proprio nel cuore della città. Alla fine è stato acquistato dalla Monaco. Nel 1995, è iniziato l’intervento di ristrutturazione a prevalente destinazione residenziale direzionale. I portici a piano terra e le torri centrali che scandiscono gli spazi costituiscono un chiaro il riferimento all’architettura filaretiana. Il complesso residenziale è composto da 150 appartamenti, una torre centrale adibita a uso commerciale e direzionale. La Monaco è rimasta con alcuni negozi, uffici e garage invenduti.
Daniele Bernardini