La Fabo non vuole smettere di sognare

Al PalaTerme gara-3 (20.30) contro Ruvo è da vita o morte. Barsotti: "Siamo fermamente convinti di poter tornare in Puglia"

La Fabo non vuole smettere di sognare

La Fabo non vuole smettere di sognare

Quella di questa sera potrebbe essere l’ultima notte di basket al PalaTerme, della stagione e non solo. Tale eventualità però in casa Fabo non viene nemmeno presa in considerazione: il focus è solo e soltanto su gara-3 in programma alle 20.30 contro la Tecnoswitch Ruvo di Puglia che si gioca il primo match point per volare in finale playoff. Allungare la serie non è più un’opportunità, è diventato un imperativo, altrimenti per Natali e soci saranno vacanze anticipate. Coach Federico Barsotti un’idea su come portare a compimento la missione ce l’ha, fra esporla e realizzarla c’è però tutta la differenza di questo mondo: "Gli aspetti da poter migliorare ci sono sempre, in questo caso dal punto di vista tecnico sono principalmente due: limitare le palle perse, che in gara-2 sono state un’enormità (più di venti ndr) e che ci sono costate la sconfitta, e alzare le percentuali al tiro da tre – analizza il condottiero rossoblù –. A differenza della prima partita, in cui ci eravamo proprio arenati in fase di costruzione, gara-2 ci ha visto prendere dei buoni tiri anche contro la loro zona adattata. Quando tiri in solitaria sarebbe meglio far canestro, noi non ci siamo riusciti e quando affronti squadre così forti ogni errore si paga a caro prezzo. A livello generale, poi, servirà più carattere e più durezza, mentale e fisica. Siamo fermamente convinti di poter tornare di nuovo a Ruvo di Puglia per gara-5".

In una sfida da ’win or go home’ ogni dettaglio è fondamentale per portare a casa il risultato e il fattore ambientale è di primaria importanza: il PalaTerme, che a Ghersetti e compagni non evocherà graditi ricordi, visto che a Montecatini Ruvo perse la finale di Supercoppa LNP lo scorso settembre, dovrà essere il sesto uomo: "E non ho dubbi che lo sarà – sostiene Barsotti – La nostra gente ha capito che per affrontare la squadra più forte della categoria abbiamo bisogno del sostegno di tutti, è un appuntamento importante per l’intera città di Montecatini, che non vive una serata così da molto tempo. In Puglia il fattore campo si è fatto sentire, ma sono convinto che con la spinta del nostro pubblico anche noi potremo andare oltre i nostri limiti".

E oltre i propri limiti dovrà andare anche la Tecnoswitch, se vuole strappare la vittoria su un parquet difficile come quello montecatinese. Stefano Rajola, tecnico dei pugliesi, lo sa benissimo: "La partita è tutt’altro che chiusa, dobbiamo stare uniti e compatti per altri quaranta minuti perché per uscire vincitori da Montecatini servirà la gara perfetta".

Filippo Palazzoni