REDAZIONE MONTECATINI

La banda dei graffitari è tornata a colpire

Imbrattati alcuni muri, anche una parete di un albergo all’ingresso di Montecatini. Scambio di accuse fra l’assessore Corrieri e De Paola

"La prima cosa che si vede entrando a Montecatini, adesso, è l’ennesimo atto vandalico del gruppo di writer RZB, i cui nomi sono in possesso delle autorità da anni perché forniti da me". Alessandra De Paola, ex assessore al turismo, sottolinea le scritte realizzate con la bomboletta spray, che da qualche tempo ornano l’ex albergo Italia, tra corso Matteotti e piazza Italia. "Nel 2018 – scrive su Facebook - ho ingaggiato una battaglia per fermare questo gruppo, con carabinieri e polizia municipale. Li abbiamo fatti denunciare dai privati danneggiati, da Rete Ferroviaria Italiana per i danni ai treni e alle stazioni, e dalle autorità, oltre che dall’ente per i danni agli edifici pubblici. Due persone mi hanno aiutato, non le cito perché non vorrebbero, ma so quanto siano arrabbiate. Spiace vedere che negli ultimi dieci mesi si siano scatenati, completamente indisturbati, senza che la tanto sbandierata sicurezza o volontà di decoro siano servite minimamente come deterrenti, come le 400mila telecamere o il nucleo di sicurezza 007 della polizia municipale. Io andai a parlare con le loro madri, li richiamai alle proprie responsabilità, e li feci ripulire i muri delle Terme imbrattati, a spese loro. L’amministrazione attuale non dovrebbe permettere che Montecatini sia presa per i fondelli da tre ragazzini di meno di 25 anni, dei quali si conoscono nome e cognome. Per fare una scritta come quella sull’albergo Italia si impiegano ore, e nessuno li ha notati di notte. Sicurezza? Mah. Di molto, discorsi". Emiliano Corrieri, assessore alla polizia municipale, ha risposto a De Paola a stretto giro di posta sui social. "Il 15 febbraio – afferma - vengo contattato telefonicamente dall’ex assessore, la quale mi segnama il ritorno di queste persone che imbrattano i muri della città, uso il termine ritorno, perché la nostra amministrazione con la polizia municipale aveva già fatto un’azione coordinata di polizia giudiziaria e aveva, momentaneamente, fatto cessare gli episodi, ciò che lei e la sua giunta non era nemmeno andati vicina a fare. Dopo averla fatta parlare, mi metto a disposizione e le dico che nel più breve tempo possibile, i ragazzi del nucleo sicurezza si sarebbero messi in contatto con lei per assumere informazioni. Loro hanno contattato De Paola, che ha risposto in modo frettoloso e anche abbastanza piccato che era indaffarata ed avrebbe richiamato lei, appena si fosse liberata".