
Il progetto "Senza zaino" è nato in Toscana per poi diffondersi nel resto d’Italia. L’iniziativa supera il traguardo dei 20 anni. E al gruppo adesso si aggiunge un’altra scuola pesciatina, la "Libero Andreaotti".
"Quello di Senza Zaino – dice l’assessora all’istruzione della Toscana, Alessandra Nardini – è un progetto virtuoso e una scommessa riuscita. E’nostra ferma volontà continuare a sostenere questo modello di scuola-comunità anche nei prossimi anni".
La Regione continuerà dunque a credere a questo modo di fare scuola dove le classi diventano laboratori e i banchi monoposto si sostituiscono a isole e ampi tavoli di lavoro, dove arredi e spazi diventano tutt’uno con la didattica, dove si va a casa leggeri (senza zaino, per l’appunto) e dove la scuola è una comunità che dialoga all’interno e all’esterno; dove certo si studia (stimolando il senso di responsabilità di ciascuno), ma si prova a farlo anche divertendosi.
"I numeri cresciuti negli anni, anche in tempo di pandemia – aggiunge Nardini – e le tante iscrizioni sono la dimostrazione che i genitori per primi hanno compreso la bontà di questo progetto. Finalmente oggi torniamo a parlare di prospettive, di futuro, non solo di gestione dell’emergenza".
La Toscana conta 59 istituzioni scolastiche, 177 plessi, più di 1400 docenti e oltre 13mila studenti che – tra scuole dell’infanzia, primaria e secondaria – compongono la rete di Senza zaino. Le ultime scuole arrivate, quattordici, sono state festeggiate con la consegna di una targa da apporre all’ingresso: sono gli istituti comprensivi Piero della Francesca e Margaritone di Arezzo, di Bagno a Ripoli, Guelfo Civinini di Orbetello, Monte Argentario-Giglio, Grosseto I, il nido comunale Mafalda di Camaiore (new entry assoluta per la scuola da zero a tre anni), San Giuseppe di Pontedera, l’istituto Mario Tabarrini di Pomarance, Vincenzo Galilei a Pisa, Libero Andreotti di Pescia, il Parini a Torrita Siena, Graziano da Chiusi a Chiusi e l’istituto Area Sud Iris Origo a Montepulciano. Prestissimo se ne aggiungerà un quindicesimo a Prato.
Anche l’ufficio scolastico regionale in 20 anni, ricorda il direttore generale Ernesto Pellecchia, ha sempre sostenuto il modello Senza zaino, che in tutta Italia raccoglie oggi 684 scuole riunite in 308 istituti. Ci sono 22 scuole Polo regionale, che coordinano reti territoriali. "Si tratta di un modello dinamico frutto di un lavoro di ricerca costante – sottolinea Pellecchia – che si confronta con i tempi e i cambiamenti della scuola. Apprendimento differenziale, partecipazione, patti di comunità sono i temi cardine, ben rappresentati oggi dagli esempi di eccellenza raccontati da dirigenti, docenti e amministratori".
Marco Orsi, ideatore del modello Senza zaino, richiama l’attenzione sull’importanza nella società di oggi e di domani e dunque anche nella scuola, di una dimensione e di una cultura umanistica di fronte al rischio di un eccesso di enfasi a favore di abilità tecniche o pratico-scientifiche.