La nomina risale al 29 giugno, ma diventerà effettiva solo domenica 1 settembre. Il Vescovo Monsignor Fausto Tardelli, considerato che "si rende necessario provvedere in modo adeguato ed efficace alla guida pastorale e amministrativa della diocesi pesciatina", come ha scritto nel decreto di nomina, e che c’è "la necessità di un Vicario Generale per la diocesi di Pescia, che sia munito della potestà ordinaria e di tutte le altre facoltà necessarie per sostituire il Vescovo", ha confermato a Don Alberto Tampellini, fino a oggi parroco di Pieve a Nievole, montecatinese di 65 anni, l’incarico di Vicario che gli aveva già conferito ad interim lo scorso 15 gennaio, nominandolo anche Moderatore di Curia. "Come Vicario Generale – ha aggiunto Monsignor Tardelli nel decreto – tu sarai ‘Ordinario Diocesano’ e ti spetterà il potere di delega per gli atti connessi alla tua funzione e potrai legittimamente sostituirmi in tutti gli atti previsti dal C.I.C. e in quelli che io ti affiderò. In quanto Moderatore di Curia, a te compete il coordinamento di tutti gli uffici pastorali e di curia, delle attività che riguardano la trattazione degli affari amministrativi, nonché di curare che gli addetti alla curia svolgano fedelmente l’ufficio loro affidato".
Il Vescovo gli ha affidato anche il coordinamento pastorale per la città di Pescia. A Don Tampellini, che lascerà la parrocchia di Pieve a Nievole per trasferirsi a Pescia, anche il compito di vigilare sulla chiesa Cattedrale, "non in quanto parrocchiale bensì in quanto sede della cattedra vescovile".
Dopo 35 anni di servizio a Pieve a Nievole, don Alberto lascia i suoi parrocchiani. "Ero rimasto uno dei pochi con una esperienza così lunga in una stessa parrocchia. Per me è stata una fucina. Qui sono diventato uomo, è stata una scuola molto forte nella parrocchia più grande della Diocesi. Una esperienza di vita forte, sia dal punto di vista umano che amministrativo e di gestione. Forse anche per questo i miei confratelli e i vescovi, Monsignor Filippini e Monsignor Tardelli, mi hanno chiesto di fare questo passo, non semplice. Dovrei ringraziare tutti coloro con cui ho convissuto a Pieve a Nievole, per l’esperienza che mi hanno dato. Tanta fratellanza e tanto amore. Lo stacco non è semplice. Il Vescovo ha bisogno di aiuto, portare avanti tutti gli impegni sarebbe stato gravoso".
Emanuele Cutsodontis