"Il Festival cresce sempre Ma la città può fare di più"

Maria Angela Arcangeli di "Marystar" traccia un lusinghiero bilancio della edizione numero 24. "Con più collaborazione benefici per tutto il turismo"

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Il 24° Festival Voci d’Oro al Tettuccio è felicemente passato in archivio, ma la sua ideatrice e organizzatrice Maria Angela Arcangeli di Marystar non si ferma e già lancia uno sguardo verso l’edizione numero 25.

Anche quest’anno pieno successo e molti consensi.

"Questo 24° Festival, nonostante i problemi della pandemia, è stato un trionfo con grande riscontro d’interesse per la musica, l’arte e la cultura. Non è il semplice concorso dove si arriva, si canta una canzone e si riparte. I concorrenti si sottopongono a varie attività artistiche che Marystar mette loro a disposizione: interviste televisive, autopresentazioni, stage di formazione artistica, servizi fotografici, passerella di presentazione in mezzo al pubblico".

Quindi non conta solo vincere, ma anche partecipare.

"Certo, chi non arriva al podio vive comunque un’esperienza unica e costruttiva per il proprio futuro musicale. Mettiamo a disposizione prestigiosi premi del settore discografico, molto utili per crescita e carriera dell’artista. I cantanti possono usufruire di notevole promozione televisiva. Infatti dopo aver aperto le iscrizioni c’è stato subito un boom sia di cantanti che di scuole di canto per i propri allievi. I promoter ci hanno invaso di candidature. Moltissimi sono bravi e preparati, ma due mesi prima del Festival abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni e diversi sono rimasti fuori".

Di questa kermesse beneficia da un quarto di secolo anche il territorio che la ospita.

"Montecatini e questa parte di Toscana godono di una promozione a livello nazionale di cui probabilmente non si rendono davvero conto. E non solo in estate. Il Festival si amplia a manifestazione collaterali molto importanti, come Sanremo, il Mei di Faenza, il Fim di Milano e tante fiere della musica. In città giungono da tutta Italia portando lavoro a hotel, ristoranti, negozi, locali".

Questo comporta un grosso impegno organizzativo.

"Per noi di Marystar è un impegno notevole tutto l’anno, partendo da campagna d’iscrizione, ricerca di sponsor difficili da reperire in una fase economica come questa. Ma siamo sempre andati avanti. E con tutte le responsabilità del caso per gli iscritti e le loro famiglie in questo periodo di Covid".

Cantanti e pubblico rispondono con entusiasmo, ma Montecatini potrebbe fare di più?

"Ciò che mi rammarica è che da sola ho portato avanti la manifestazione per 24 anni e non sono riuscita a far capire alle amministrazioni che con la collaborazione di tutti un Festival sociale e culturale può portare alla città enormi benefici con un sensibile impatto turistico e di immagine. Per il 2022 ho avuto promesse di collaborazioni. Se si avvereranno ho pronto il progetto per portare il Festival ai vertici artistici e discografici in Italia".

Marco A. Innocenti