Gli studenti del Forti a teatro. In scena la parabola del potere

Successo per lo spettacolo Riccardo III, all’Ives Montand: gran finale con le famiglie coinvolte dagli attori

Gli studenti del Forti a teatro. In scena la parabola del potere

Gli studenti del Forti a teatro. In scena la parabola del potere

Dalle passioni struggenti delle storie d’amore della mitologia del 2023, a quella letale per il potere assoluto di quest’anno. È un Riccardo III molto rivisto, ma estremamente attuale e di finissima sagacia quello che i ragazzi dell’istituto tecnico Forti di Monsummano Terme hanno portato in scena martedì sera al teatro Ives Montand, grazie anche all’impegno del professor Dean David Rosselli e alla collaborazione della professoressa Sara Tomaselli, come spettacolo di fine anno. Un appuntamento che si rinnova come da tradizione e che a ogni edizione mette in mostra la buona scuola, quella dei talenti personali al di là dei voti e dei giudizi, quella della passione dei professori che lasciano un segno nel cuore dei ragazzi, quella di chi supera le proprie timidezze, impara a conoscersi meglio, a crescere e sale su un palco di fronte a 300 persone. È di fronte a una platea attenta, fatta di famiglie, compagni di classe, professori e autorità che i ragazzi del gruppo teatrale scolastico "Più Forti insieme" si sono esibiti in "Il mio regno per un cavallo – sfida epica ispirata al Riccardo III di Shakespeare". "Riccardo III propone una serie di tematiche che per noi erano molto vicine ai giovani – ha detto il professor Dean David Rosselli – tematiche eterne e questo loro lo hanno compreso. Il teatro riunisce una serie di arti che i ragazzi hanno ampiamente dimostrato di prendere sul serio trattando anche il tema della lotta di potere, di un potere ammaliante ma che può anche logorare". Così gli attori in erba del Forti hanno mostrato come si può macchiarsi delle più aberranti nefandezze e perfino uccidere o essere uccisi dal potere che, una volta assunto trasforma tutti in piccoli "Gollum" tolkieniani con la corona. L’unica che non voleva diventare regina, sapendo che il potere uccide, è stata una giovane attrice dei quattro aspiranti al trono rimasti, che si sono consumati in una campagna elettorale a suon di slogan: "votate me, perché sono giovane e moderna", "votate me, perché diminuirò le tasse". E il pubblico ha votato davvero. Genitori, studenti, professori, hanno votato. La serata si è conclusa con i saluti dei ragazzi delle classi quinte.

Arianna Fisicaro