
Il sindaco Giurlani con Papa Francesco
Montecatini 2 aprile 2015 - "Santità, Le va di fare un selfie?," dice il sindaco di Pescia Orese Giurlani, "Ma ho una faccia bruttissima!", risponde Papa Francesco con una battuta, "Anch’io sono brutto, ma due brutti assieme, almeno un bello lo faranno…", e dunque…“clic”, il selfie è fatto. Giurlani durante l’udienza del mercoledì, ieri in Vaticano, ha incontrato Papa Francesco.
Al termine della funzione religiosa, il sindaco di Pescia, insieme a quello di Stazzema Maurizio Verona, ha consegnato al Santo Padre una grande conca in marmo con all’interno un olivo e tanti fiori colorati, i simboli della città di Pescia. Con Giurlani c';erano anche gli assessori Vittman, Peria, Romoli e Cecconi, alcuni rappresentanti del Coripro di Pescia, e Franco Baldaccini, amministratore del Mefit.
"E’ stata un’emozione unica –ha raccontato Giurlani- Papa Francesco si è trattenuto con noi per almeno dieci minuti. Mi ha chiesto di portare i saluti e gli auguri di buona Pasqua al nostro Vescovo Monsignor De Vivo e a una sua cara lontana parente, Nives, che probabilmente incontrerò nei prossimi giorni". Papa Francesco ha anche detto di conoscere Pescia e la Valdinievole che ha frequentato in età adolescenziale e di ricordare ancora la bellezza dei luoghi e l’amabilità degli abitanti. Giurlani, che è il primo sindaco di Pescia ad incontrare un Papa in veste ufficiale, ha invitato Bergoglio a visitare la città per parlare ai giovani di pace e di giustizia nel mondo.
Durante la celebrazione, Papa Francesco ha ricordato Giovanni Paolo II a dieci anni dalla morte, il 2 aprile 2005: "Lo ricordiamo come grande Testimone di Cristo sofferente, morto e risorto, e gli chiediamo di intercedere per noi, per le famiglie, per la Chiesa, affinché la luce della risurrezione risplenda su tutte le ombre della nostra vita e ci riempia di gioia e di pace", e salutato i pellegrini polacchi all’udienza generale in piazza San Pietro. Dopodichè ha ringraziato la città di Pescia per il dono che di lì a poco avrebbe ricevuto.