"Dalla Regione solo propositi ma non fatti"

Fratelli d’Italia critica il presidente Giani: "Il socio di maggioranza ha il dovere di tirar fuori la società dalle secche dei problemi"

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"Dopo le promesse, condite da una certa arroganza, del governatore Enrico Rossi, siamo passati all’elenco dei buoni ma inconsistenti e vuoti propositi del presidente Eugenio Giani. Sta alla Regione, proprietaria delle Terme, per le quali ha in mano direzione, coordinamento e controllo, tirar fuori la società dalle secche dei problemi. Il Comune di Montecatini ha, più volte, ribadito di essere pronto a fare la sua parte ma, di fronte all’immobilismo pluriennale della Regione, niente può essere efficace. E’ la Regione che ha il dovere ed il compito di evitare il fallimento della società e garantire l’attività. Purtroppo, constatiamo, invece, che la Regione non solo sta lasciando le Terme al proprio destino ma sta anche provocando disastri". Così intervengono il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, presidente della commissione di controllo, il senatore Patrizio La Pietra, il vicesindaco di Montecatini Alessandro Sartoni e il candidato alla Camera per Fratelli d’Italia Alessandro Amorese. "Sarebbe paradossale – proseguono - a pochi mesi dal prestigioso riconoscimento delle Terme come patrimonio Unesco, rischiare di dover dire al mondo che un patrimonio come quello di Montecatini viene chiuso al pubblico, perché anni di scelte sbagliate condannano la società pubblica che lo detiene al fallimento. Una sconfitta per la Toscana, e una brutta figura per l’Italia, che dobbiamo assolutamente evitare. L’amministrazione comunale sta facendo di tutto per difendere la città, serve che anche la Regione, socio di maggioranza, si svegli! -sottolineano Capecchi, La Pietra, Sartoni e Amorese- Occorrerebbe un progetto strategico di livello regionale e anche nazionale con il coinvolgimento dell’Università e del ministero della salute. Si deve promuovere l’offerta termale, del benessere, della salute, della bellezza, in un prodotto unico al mondo, la Toscana: mettendo così anche i soggetti privati (non solo gli albergatori) nelle condizioni di poter programmare investimenti importanti in un quadro normativo, finanziario e turistico coerente e proattivo. Il termalismo è benessere. In Francia il termalismo è sostenuto dallo Stato, in Italia invece è stato bollato, dal centrosinistra dell’allora presidente del consiglio Giuliano Amato, come spesa da tagliare".