Compiono 90 anni le regine degli alberghi

Sonia Ventavoli e Marisa Mariotti raccontano le loro vite intrecciate con la lunga storia dell’hotellerie montecatinese

Sonia Ventavoli e Marisa Mariotti

Sonia Ventavoli e Marisa Mariotti

Montecatini Terme, 12 marzo 2024 – Due splendide novantenni sono tuttora al lavoro nelle strutture dell’accoglienza di famiglia, confermandosi a pieno titolo tra i migliori esempi della lunga storia dell’hotellerie montecatinese. Si chiamano Sonia Ventavoli e Marisa Mariotti.

La prima a festeggiare il compleanno è Sonia, nata a Monsummano il 12 marzo 1934. L’albergo Innocenti di via Gioberti ha aperto i battenti nel lontano 1915 grazie all’impegno di Giovanni Innocenti e di Vittoria Mazzoncini, che svolgeva mansioni di cuoca all’interno della struttura.

Fra due giorni, il 14 marzo, sarà la volta di un’altra signora dell’accoglienza montecatinese, Marisa Mariotti, anche lei classe 1934 e nativa di Monsummano. Originaria della frazione del Cintolese, dove fin da ragazza ha aiutato la famiglia, che aveva una piccola ditta che, come da tradizione di quei luoghi e di quegli anni, si occupava di confezionare e lavorare le ceste per le damigiane, dal 1956 ha gestito un negozio di alimentari alla Casina Rossa a Montecatini. Questo fino al 1967, anno in cui ha aperto l’hotel Nuovo Savi, di cui è ancora la titolare.

Oggi raccontiamo le storie di Sonia e Marisa, due splendide novantenni le cui strutture alberghiere sono da molto tempo associate del gruppo Federalberghi Apam della città.

Sonia Ventavoli: “I miei inizi a lavoro come cameriera”

“Prima di sposarmi, non avevo mai visto un albergo. Una volta che ci sono entrata però non ci sono più uscita. Dentro a questo hotel ci ho passato tutta la mia vita". Sonia Ventavoli ci accoglie all’ora di pranzo nella hall dell’hotel Innocenti. Aria vispa, parlantina facile, presentissima in tutti i ricordi che la legano alla struttura alberghiera di via Gioberti. Oggi compie 90 anni. "Sono nata a Monsummano Terme, la conosce? Ho inziato a lavorare in albergo facendo la cameriera ai tavoli. Qui le persone si sono sempre sentite come a casa. E penso che questo sia da sempre stato il nostro segreto: far sentire i nostri ospiti a loro agio. Come a casa, appunto".

Nel 1956 il figlio Valerio portò il numero delle camere a 18 e, dopo la sua scomparsa, la moglie Sonia Ventavoli e i figli Marco, Giovanni e Valeria hanno aumentato la ricettività fino a 60 camere, acquisendo immobili attigui all’originario edificio (l’ex hotel Alleanza e la bottega di un fabbro). Nel 1999, poi, con l’acquisizione dell’ex hotel Taormina, è stata aperta anche una dependance e nel 2013 ha inaugurato l’attività anche il ristorante ’La Mandragola’. "Un tempo andavamo alla stazione di Montecatini ad accogliere le persone che arrivavano con il treno – racconta la signora Ventavoli –. Facevamo promozione, offrivamo una stanza e il servizio di ristorante. Mio suocero aveva anche la carrozza per trasportare le persone. Altri tempi. Aprivamo intorno a Pasqua ed andavamo avanti fino a tutto ottobre. Con gli ospiti c’era veramente un rapporto familiare. Ci rivedevamo ogni anno. E quando arrivava il momento di salutarci, spuntava anche un po’ di commozione".

Ora la situazione del settore alberghiero in città è notevolmente cambiata. La crisi delle terme, quella dell’euro e poi anche la pandemia legata al Covid ha messo in difficoltà tante strutture, ma la voglia di Sonia di andare avanti e dare il suo contributo nell’albergo non è sparita. Anzi. La dinamicità di pensiero la porta spesso ad aprire l’album dei ricordi e a pensare a una Montecatini che non c’è più, ma che non può essere cancellata dalla sua memoria: "Tante persone venivano nel nostro albergo per fare le cure termali in città – conclude l’albergatrice –. C’era così tanta gente che affittavamo anche stanze chiedendo ad altri alberghi o additittura ai privati. È stata un’esperienza bellissima e la passione per questo mestiere non è venuta meno anche oggi che arrivo ai 90 anni".

Niccolò Casalsoli

Marisa Mariotti: “Dal 1967 con amore curo i miei ospiti”

Marisa Mariotti, titolare dell’Hotel Nuovo Savi, fa l’albergatrice da 57 anni, con passione e amore nei confronti dei suoi affezionati clienti. Anche i suoi figli hanno scelto di mandare avanti alcuni alberghi cittadini, avviando le attività sempre insieme a lei: Antonio, il più grande manda avanti ormai dal 1993 l’Hotel Adua ed è presidente della Promozione Albergatori Montecatini. Nel 1980, con i genitori, ha rilevato l’Hotel Columbia, dove è poi subentrato il fratello Luca, mentre la sorella Cristina, dal 1999, si occupa dell’Hotel Manzoni. Marisa è originaria di Cintolese, la frazione di Monsummano Terme dove, nella casa dei genitori, si occupava di lavorare e confezionare le ceste per le damigiane. Un lavoro che riporta la gente in un’altra epoca, così distante da quella in cui viviamo attualmente.

Questa occupazione, in ogni caso, ha consentito a tante famiglie di andare avanti con tanto impegno e dignità. «Andavo a raccogliere il Sarello in Padule – racconta con grande precisione Matisa – e lavoravano per molte ore al giorno, arrivando alla sera sfinito. Mio padre Guido, la notte prima dell’eccidio commesso dai nazisti, vide in sogno Sant’Antonio che lo invitò a fuggire, perché stava per succedere qualcosa di terribile. Per questo motivo, ho scelto di chiamare così il mio figlio maggiore». Nel 1956, Marisa si trasferì a Montecatini dove si era appena sposata con Aldo Mariotti, fratello di Paolo, titolare del ristorante ’Il Discepolo’, alla Casina Rossa. «Sono stati anni bellissimi – ricorda con in po’ di nostalgia la festeggiata –. Ho avuto la fortuna di avere una delle suocere più buone del mondo e questo non è affatto scontato, credetemi». Il marito Aldo, purtroppo, è venuto poi a mancare a 59 anni, ancora troppo giovane. «Nel 1967 – prosegue Marisa – dopo che per oltre dieci anni abbiamo mandato avanti una bottega di alimentari alla Casina Rossa, abbiamo avuto, all’improvviso, l’opportunità di rilevare il Nuovo Savi. Doveva toccare a mio cognato, ma lui preferì altre scelte. Oggi sono felice di aver deciso di prendere questa attività: nonostante la crisi, Montecatini continua a essere metà di tanti ospiti».

Marisa ha chiesto di non ricevere regali per il suo compleanno. Preferisce che vengano fatte offerte all’ospedale pediatrico Meyer, a Firenze, perché ha molto a cuore il futuro dei bambini. La titolare del Nuovo Savi auspica anche che la gente si ricordi della casa di riposo San Francesco, a Montecatini Alto, e degli anziani che qui sono assistiti con tanto amore.

Daniele Bernardini