Bullismo e cyberbullismo, è allarme: "Casi in aumento tra i più giovani"

L’istituto alberghiero Martini in prima linea: convegno con gli esperti per spiegare il fenomeno sociale "Le vittime si sentono diverse ed emarginate, ancora in troppi non trovano il coraggio di denunciare" .

Bullismo e cyberbullismo, è allarme: "Casi in aumento tra i più giovani"

Bullismo e cyberbullismo, è allarme: "Casi in aumento tra i più giovani"

Anche il bullismo e il cyberbullismo, ormai, possono essere considerati come una forma di violenza di genere. Sul tema è stato organizzato un convegno all’istituto alberghiero Martini, nella sede della Querceta, venerdì pomeriggio. "Un calcio al bullismo. Dalla parte del bullizzato", il titolo dell’evento. Un momento per interrogarci sulle cause che stanno alla base di un fenomeno che sembra inarrestabile. A organizzare la tavola rotonda, in collaborazione con l’alberghiero diretto da Riccardo Monti, il Lions Monsummano e il Lions Montecatini. Che hanno lavorato in maniera congiunta per sollecitare e sensibilizzare ancora una volta l’opinione pubblica sulle varie forme e i generi di bullismo che portano spesso bambini e ragazzi a sentirsi diversi, emarginati, disperati. "Abbiamo voluto porre l’attenzione – spiegano i due presidenti dei rispettivi Lions, Renata Bonelli e Alessandro Bondì – sui sentimenti che il bullizzato si trova a provare, suo malgrado, spesso senza avere il coraggio di reagire". A coordinare il dibattito, la docente Luisella Del Vigna, esperta di inclusione.

È intervenuto anche Bernard Dika, portavoce del presidente della Regione, che ha posto l’accento sulla necessità di sospendere bambini e adolescenti dentro e fuori dalle scuole con iniziative concrete. Poi, è stato il turno dei relatori Cristina Silvestri (psicologa e Ctu del tribunale), Cecilia Ginanni (psicologa della scuola), Alessia Zappelli (docente dell’alberghiero e responsabile delle piscine di Monsummano e Larciano), Roberto Vivona (docente dell’istituto, impegnato nell’inclusione). Lo sport come isola di sicurezza e serenità e la necessità di responsabilizzare le famiglie al loro ruolo sono state, in sintesi, le indicazioni emerse da parte degli esperti. "Ho rischiato di non essere qui – ha detto la dottoressa Silvestri –: un mio paziente, un giovane, si è sdraiato sui binari. Fortunatamente, chi lo ha visto, lo ha salvato. Per una volta non hanno fatto il solito video con il cellulare". Presente anche l’assessore all’istruzione Federica Rastelliche ha sottolineato l’importanza di intervenire congiuntamente tra scuola, famiglia, amministrazione. Sulla stessa lunghezza d’onda la dottoressa Elena Lumeri, responsabile della cooperativa Altramente.Tra gli ospiti, la consigliera regionale Federica Fratoni. L’evento si è chiuso con una apericena organizzato dall’istituto Martini al castello Querceta.

Giovanna La Porta