Ritorno al successo. Carrarese rigenerata. Calabro al settimo cielo. Una prova di maturità

"Ho una squadra di grande qualità anche in chi non parte dall’inizio"

Carrarese rigenerata. Calabro al settimo cielo. Una prova di maturità

Carrarese rigenerata. Calabro al settimo cielo. Una prova di maturità

E’ tornata la Carrarese “ammazzatutti“. Gli azzurri hanno rifilato tre gol anche al Rimini a conferma che allo stadio dei Marmi non ce n’è per nessuno. Eppure questo match di insidie ne nascondeva parecchie come ricordato a bocce ferme da Antonio Calabro "Era una gara difficile sia per le defezioni che per l’aspetto mentale del post Recanatese. Dietro abbiamo giocato con tre difensori contati che hanno tenuto botta ma col rischio che qualcuno potesse farsi male. Anche in mezzo avevamo due soli centrocampisti. Capezzi ha giocato con un affaticamento tutta la ripresa anche se non si è visto. Zuelli non faceva 90 minuti da tantissimo tempo".

La Carrarese ha sbloccato il risultato nel primo tempo ma è nel secondo che ha fatto vedere le cose migliori. "Non possiamo pretendere di partire sempre a spron battuto – ha rimarcato il tecnico – perché di fronte ci sono anche gli avversari, che all’inizio hanno corso tanto, e bisognava fare i conti con un momento di difficoltà. Lo schiaffo di Recanati, l’unico da quando sono qua, doveva essere assorbito e la squadra mentalmente all’inizio non era tranquillissima. Nonostante tutto abbiamo avuto qualche situazione da gol dove non siamo stati lucidi. Il primo tempo fa parte del calcio. Non bisogna essere sempre troppo esigenti e soffermarsi sulle cose che non sono andate bene ma sottolineare magari quelle buone come i gol segnati o il fatto che Bleve abbia dovuto fare un solo intervento. Io a fine primo tempo ero uno dei primi a non essere contento ma ho preferito continuare a rapportarmi ai ragazzi in maniera paterna, come avevo fatto dopo la gara con la Recanatese, perché so che in questi momenti basta una scintilla, una sostituzione, l’entrata di un giocatore più fresco anche mentalmente a far sì che la partita vada nella direzione giusta".

In effetti gli ingressi di Finotto e Zanon hanno dato qualcosa in più. "Io ho bisogno di tutti perché per me sono tutti importanti. Queste gare mi servono anche per dare minutaggio a più persone perché ai play off si giocherà martedì e sabato e non posso puntare su solo 11 giocatori. Ho una squadra di qualità anche in chi non parte dall’inizio. Palmieri ha fatto una buona gara. Non era semplice rientrare titolare dopo tanto tempo e contro una squadra che ti pressa così come non era semplice per Grassini che ci ha dato freschezza e vivacità. Se proprio devo fare un appunto alla squadra è di non aver chiuso una serie di situazioni davvero clamorose per il raddoppio. Bisogna migliorare in questo senso perché poi se non troviamo Bleve a fare un grande intervento potevamo ritrovarci incredibilmente 1 a 1 quando dovevamo stare già 3 a 0".

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