Ora la Robur affila le unghie per i play off a tre Morchi: "Primo match in casa, vietato fallire"

Ora la Robur affila le unghie per i play off a tre  Morchi: "Primo match in casa, vietato fallire"

Ora la Robur affila le unghie per i play off a tre Morchi: "Primo match in casa, vietato fallire"

La vittoria del proprio girone non è valsa la promozione diretta in serie C femminile alla squadra della Robur Massa che da questa sera è impegnata nei play off a tre contro le vincenti degli altri due gironi. Solo chi si aggiudicherà questo triangolare salirà direttamente nella categoria superiore mentre per le altre formazioni è previsto un ulteriore girone di spareggio che vedrà entrare in scena anche le migliori seconde e le migliori terze dei tre gironi. A disposizione ci saranno altri due posti per approdare in serie C. Il meccanismo è piuttosto complesso ma la Robur è decisa a giocarsi tutte le proprie chance per strappare subito la promozione senza dover allungare pericolosamente la propria stagione.

"Pensiamo di avere le qualità per poter vincere questo triangolare – spiega il responsabile tecnico Mirko Morchi – e ce la metteremo tutta per farlo a cominciare da questo match iniziale che non dobbiamo fallire visto che lo giochiamo in casa". Questa sera, infatti, alla palestra della scuola media Bertagnini di Massa si presenterà la Pallavolo Valdelsa Larghi con inizio del match fissato alle ore 21. In questa giornata rimarrà a riposo il Progetto Volley Bottegone che con 57 punti ha vinto il girone B composto da 12 squadre. La compagine di Colle Val D’Elsa ha, invece, trionfato con 53 punti nel girone B che comprendeva 11 squadre. Il girone C, quello in cui si è imposta la Robur con 56 punti, era il più lungo visto che annoverava 13 squadre. Il team massese, guidato dal tecnico Massimo Ramori, è un bel mix tra giocatore esperte come la capitana Alessandra Tomaino e di giovani di belle speranze provenienti dal vivaio che stanno a testimoniare l’ottimo lavoro svolto in questi anni dal settore giovanile della società della tartaruga sotto rete.

Gianluca Bondielli