GIANLUCA BONDIELLI
Sport

Antonio Calabro celebra la salvezza della Carrarese in Serie B

L'allenatore Calabro riflette sull'impresa della Carrarese in Serie B e si prepara per l'ultima sfida contro il Palermo.

La gioia di Calabro e dei giocatori per la salvezza conquistata in anticipo

La gioia di Calabro e dei giocatori per la salvezza conquistata in anticipo

E’ passato qualche giorno dalla conquista della salvezza e l’allenatore Antonio Calabro può prendere una maggiore consapevolezza dell’impresa fatta assieme ai suoi ragazzi. "Più passa il tempo – spiega il tecnico originario di Melendugno – e più razionalizzi. Vai a leggere le rassegne stampa di squadre che non hanno il nostro umore e si chiamano Sampdoria, Salerno, Frosinone o Cittadella, che da 10 anni è in serie B, o Cosenza, che c’era da 8. Pensare che noi siamo già salvi e che un grosso mattone, diciamo il 99,9%, lo avevamo messo due turni fa è un qualcosa di incredibile e non perché ci chiamiamo Carrarese o perché siamo al primo anno di B. Le vicissitudini che abbiamo avuto quest’anno potevano ammazzare chiunque e invece siamo a parlare di una salvezza già acquisita grazie all’apporto del presidente Gemignani, persona fondamentale nel nostro progetto, e dei suoi collaboratori, determinanti nella costruzione della squadra ma anche nella gestione dello spogliatoio durante l’anno".

"Naturalmente – continua Calabro – ci sono lo staff e i giocatori, che ho già ringraziato e non dimenticherò mai. L’ambiente, infine, è stato straordinario. Non è un caso che la mia dedica sia stata fatta alla città perché è lei che adesso con tutte le sue componenti deve mettere le basi perché la Carrarese, se quest’anno ha avuto problemi logistici e di impiantistica, possa non averne più avendo tutto il tempo per risolverli".

Di fronte a tutta questa euforia non è semplice centrare il focus sul Palermo. "E’ inutile essere ipocriti – ammette Calabro – non è facile mantenere la stessa cattiveria agonistica di quando sei costretto a fare punti ma, com’è successo a Mantova, vogliamo andare a Palermo a giocarcela. Chiuderemo il campionato in uno stadio importante contro una squadra importante e i miei giocatori, che si sono messi in mostra in questa stagione, vorranno farlo un’ultima volta. I nostri ’giovanotti’ possono trarre vantaggio da ogni minuto di ogni partita. Il grande merito che devo dare a questo gruppo è che chi ha giocato meno è rimasto sempre sul pezzo perché è facile essere felici quando si gioca. Non ho ancora scelto l’undici perché abbiamo fatto un solo allenamento vero. Ho chiesto ai giocatori chi voleva fare ancora qualcosa di importante. Dai prossimi allenamenti, e anche attraverso qualche... chiacchierata, capirò chi può garantire ancora una prestazione importante. Pensavo di poter togliere qualcuno dalla lista e invece ho fatto fatica perché li ho visti allenarsi tutti bene".

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