Andrea Baudi davanti al bivio Le sirene della Pontremolese

I treni – a volte –passano più di uno per volta: però questa è anche l’ultima e Andrea Baudi ancora non sa cosa fare, se saltarci su, destinazione per nulla ignota, o starsene sulla banchina (non la panchina), uno zainetto sulle spalle, per aspettare luglio e decidere di andare dove vorrà, tra le braccia della Pontremolese che solo una quindicina di anni fa lo applaudiva con grande entusiasmo ad ogni sua marcatura oppure rimanere in forza alla Fezzanese. Baudi, 36 anni il 21 giugno, nella sua lunga attraversata calcistica ha lasciato una serie di convogli: sembra non se ne sia pentito e che l’idea di fare ritorno alla Pontremolese lo stia tentando. Secondo voci sempre più insistenti provenienti da La Spezia la prima locomotiva lo porta dritto alla Pontremolese: niente male, vista la storia del club diretto dal manager Pier Giorgio Aprili che nelle ultime giornate, riaccendendo entusiasmi sopiti, dopo la non esaltante stagione passata, si è dotata dei ritorni e che ritorni, alla casa madre di due prospetti ideali per palcoscenici superiori come lo sono Ivan Cacchioli e Nicolas Bresciani. Nei loro 27 anni Simone Bertano e 25 di Francesco Bernieri non si erano mai trovati con tutti questi riflettori puntati addosso, ed è chiaro che ci abbiano messo tanto del loro potenziale, quello fatto venire a galla nell’ultima stagione passata in forza al Magra Azzurri. Ma prima ancora che sul duo (centrale difensivo) rovesciassero intorno a loro tutta questa attenzione, in quel cono di (apparente) ombra, il Mulazzo che resta in attesa d’essere ripescato in Prima categoria era già riuscito ad intrufolarsi: incontro recentissimo sulle alture di Cravilla, ristorante ’La Pineta’, tra i responsabili dell’area tecnica rossoblù Bergamaschi, Rizzi e Uberti e i due calciatori. Dopo le ennesime telefonate, nella chiacchierata perlustrativa, così la chiamano, Bertano e Bernieri sono cullati da tentazioni lusinghiere. Rimborso più o meno concordato, operazione che andrà in scadenza nei prossimi giorni, quando la società presieduta da Paolo Marconi conoscerà su quale palcoscenico sarà protagonista nella nuova stagione e il duo Bertano-Bernieri avranno finito di sfogliare la classica margherita. Mulazzo e i due calciatori si sono simbolicamente stretti la mano e se non siamo in presenza di un’operazione morale, c’è una promessa che ha senso: poi è chiaro che dentro la palla di vetro non sarà possibile guardare, ma il vantaggio degli operatori di mercato rossoblù sulla nutrita concorrenza sembra almeno rassicurante.

Enrico Baldini