Botte alla fidanzata: lui alla sbarra, testimonia l’amica pornostar

Jessica Galleni ricostruisce l’aggressione a una trentenne massese. L’imputato parlerà domani, poi la sentenza

Jessica Galleni, nome d’arte Jessica Gayle, protagonista di film a luci rosse

Jessica Galleni, nome d’arte Jessica Gayle, protagonista di film a luci rosse

Massa, 22 luglio 2015 - Torna alla ribalta della cronaca Jessica Galleni (nome d’arte Jessica Gayle, attrice di film a luci rosse), la pornostar massese coinvolta nel feroce pestaggio della fidanzata del suo ex. Il «fattaccio» avvenne nel 2012: una trentenne apuana finì all’ospedale con la mandibola rotta e un occhio messo male per le botte prese da altre due donne. L’aggressione avvenne di notte davanti ad un locale (un pub) a Marina di Massa. L’attrice è uscita dal processo da qualche tempo, in pratica da quando ha patteggiato, ma ieri è dovuta tornare nell’aula magna del Tribunale di Massa. E, in veste di testimone, ha risposto alle domande del pubblico ministero e della difesa. L’imputato è Marco Fialdini (difeso dall’avvocato Riccardo Balatri), il suo ex fidanzato, accusato di complicità. Vestita in un modo molto tranquillo, con una maglietta rosa che non faceva trasparire nulla, scarpe quasi prive di tacco e con un solo un filo di trucco, Jessica Galleni ha ricostruito, con voce dimessa, le fasi dell’aggressione che l’ha vista protagonista insieme ad una sua amica. Una ricostruzione contestata anche vivacemente dai legali, che hanno individuato alcune presunte differenze tra quanto la donna aveva detto, nell’immediato, ai carabinieri, e quanto veniva riportato in aula. Davanti ad un pubblico piuttosto interessato e al giudice Giovanni Sgambati, che poco dopo le 11 ha sospeso l’udienza facendola ricominciare alle 13, la testimone ha ricostruito la sua storia d’amore spiegando che lei e Fialdini, anche dopo la fine del rapporto, erano rimasti in ottimi rapporti. E questo non piaceva per nulla alla fidanzata del ragazzo che parlava spesso male di lei. Su Facebook ma non solo.

MA È proprio il comportamento del giovane che è al centro del dibattimento. Secondo l’accusa, infatti, avrebbe telefonato alla fidanzata facendola arrivare a Marina di Massa pur sapendo che Jessica Galeni e la sua amica Roberta Vignali (che ha anch’essa patteggiato) avrebbero potuto aggredirla. Cosa sia accaduto dopo non è chiarissimo. La pornostar ha raccontato che lei e la sua amica hanno visto arrivare la rivale, si sono nascoste dietro una siepe e quando quest’ultima si è ritrovata sola, l’hanno assalita. L’amica l’ha gettata in terra e si è seduta sopra la vittima per impedirle ogni fuga, Jessica nel frattempo la riempiva di calci. Il tutto sarebbe durato circa una ventina di secondi. Non di più, ma quanto basta per fare diversi danni. Marco Fialdini in questo lasso di tempo non sarebbe intervenuto attivamente a difesa della fidanzata ma non è chiaro se chiamava aiuto, non si era accorto di nulla o se assisteva al pestaggio. Per fortuna poi sono arrivati alcuni passanti, è giunta l’ambulanza e la giovane è finita nelle mani del medico. La prossima udienza domani: l’imputato rilascerà una dichiarazione spontanea, ci saranno le arringhe delle parti e infine il giudice Giovanni Sgambati leggerà la sentenza.

Andrea Luparia