Zeri sepolta: è calamità "Regione, ricordati di noi"

Una nevicata da record mette in difficoltà la valle della stazione sciistica "Servono aiuti per garantire la sicurezza". A rischio la viabilità

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di Natalino Benacci

Zeri finisce sepolta sotto due metri di neve, in quota arrivano a tre. "Secondo le statistiche dei carabinieri forestali è la più importante nevicata dal 1981, – dice Maurizio Viaggi, presidente della società no-profit che gestisce la stazione sciistica invernale –, un evento eccezionale. E’ subito scattato un grosso sforzo da parte del Comune e della Provincia per tenere aperte le strade, che è fondamentale per chi vive in montagna. Abbiamo chiesto lo stato di emergenza alla Regione Toscana così come ha già fatto per la zona di Pistoia e per la Garfagnana. Il Comune di Zeri e il consigliere regionale Giacomo Bugliani hanno segnalato la necessità di aiuti straordinari per far fronte agli interventi eccezionali. Il via vai degli spartineve sulle strade è quotidiano e oneroso per gli enti. Vanno ringraziati tutti gli operatori e i carabinieri che controllano. Speriamo che la Regione ci aiuti".

La sicurezza è fondamentale, anche perchè nei prossimi giorni è annunciato un abbassamento delle temperature con formazione di ghiaccio, poi sabato e domenica continuerà a nevicare. Fondamentale è stato anche l’aiuto dei giovani volontari saliti al Passo dei Due Santi: Orlando, Riccardo, Cesare e Maurizio spalano neve dai tetti e liberano i sentieri. "I nostri collaboratori abituali stanno fuori, ad Albareto e Sesta Godano, e non hano potuto arrivare quassù" dice Viaggi. C’è chi ha rischiato di rimanere intrappolato nella tormenta, come il fotografo del nostro giornale Massimo Pasquali: aiutato da una squadra di tecnici dell’Enel di rientro da un intervento di ripristino dell’erogazione di energia elettrica andata in tilt per il ghiaccio sulla linea. Due "gatti" battitori rullano quotidianamente tutte le piste. Un lavoro importante nell’immediato e in prospettiva quando arriverà il disgelo che metterà pressione sull’equilibrio idrogeologico del territorio. "Queste attrezzature sono a disposizione se dovessero servire per tutto il territorio comunale – aggiunge Maurizio Viaggi –. Ora, tutti insieme in sicurezza e nel rispetto dei protocolli, speriamo sia possibile riprendere le attività sciistiche". La chiusura ha creato mpm èpchi danni economici: i costi di gestione rimangono, niente entrate e i ristori non sono previsti. Al negozio sportivo chiuso attende la riapertura anche Anna Piska, origini polacche, in compagnia del suo cane Jack. E’ indaffarata a preparare la legna per il suo camino: la notte si annuncia freddissima.