Prosegue in centro città la manifestazione White Carrara, che chiuderà i battenti il 29 settembre. I prossimi appuntamenti in programma sono per venerdì 27 con la presentazione del catalogo ‘Luci di Cava’, il progetto realizzato da un collettivo di designer e architetti, e sabato 28 settembre con la presentazione del catalogo di ‘White Carrara 2024 Design in back’. White Carrara è la manifestazione che celebra il design Made in Italy e le eccellenze del territorio con una mostra diffusa di pezzi iconici, che raccontano una storia di ingegno e alto artigianato che quest’anno propone pezzi iconici come la riproduzione in marmo del cavatappi Anna G. di Alessi, accidentalmente rotto da alcuni visitatori ma subito restaurato. La mostra di arte e design all’aperto quest’anno è stata curata da Domenico Raiomondi, che in linea con i desideri dell’amministrazione ha cercato di riportare Carrara a far parlare delle sue eccellenze e a costruire intorno ad esse un’importante rete di incontri, dialoghi e connessioni sul territorio e fuori dal territorio. In particolare l’edizione 2024 della White Carrara ha proposto due focus: lampade d’autore, complementi d’arredo unici e di pregio, capaci connotare gli ambienti intimi dell’abitare, e complementi d’arredo d’uso quotidiano, che raccontano l’affascinante rapporto tra marmo e design contemporaneo. La riflessione sul rapporto tra luce e materia è stata affidata al progetto ‘Luci di Cava’, composto da otto lampade/sculture da tavolo progettate da Marta Sansoni, Andrea Ponsi, Donia Maaoui, Michel Boucquillon, Cynthia Sah, Nicolas Bertoux, Claudio Nardi ed Emiliana Martinelli, grazie alla collaborazione con selezionati laboratori toscani del marmo, l’assistenza tecnica della storica azienda lucchese Martinelli Luce e il supporto di Fidi (Florence institute of design international). Antichi linguaggi progettuali e contemporanee visioni caratterizzano invece la collezione ‘Gam Lux - Pietra di Luce’, ideata dall’architetto Antonio Leone insieme alla figlia Isabella Leone, che hanno realizzato delle lampade dal carattere scultoreo, piccole architetture materiche dalle forme organiche non contaminate da resine artificiali, nel rispetto del materiale e dell’ambiente. Oltre all’omaggio ad alcuni pezzi fondamentali della storia del design italiano come il cavatappi Anna G. la White ospita il tavolo con sedute ‘Tree Table + Rabbit Chair’, il pouf Soul, il bollitore della collezione Plissè di Michele De Lucchi, il panda Bernardo della designer Elena Salmistraro e la poltrona Witty di Michel Bouquillon. Nell’ottica di valorizzare la creatività giovanile ma anche per dare gambe alla rigenerazione urbana è stata coinvolta anche l’Accademia di belle Arti di Carrara, con gli oggetti di piccole e medie dimensioni realizzati dai ragazzi ed esposti nelle vetrine del centro storico e nei fondi sfitti.
CronacaWhite Carrara L’estate dell’arte non è finita