Vuole aiutare e finisce truffato

L’avvocato Cancogni dovrà salvare uno sfortunato donatore

di Andrea Luparia

Prima ha chiamato le giornaliste della trasmissione tv “Le Iene“, poi si è rivolto agli avvocati Jacopo Giovanni Valente Cancogni (nella foto) e Francesco Vetere (entrambi del foro di Massa), il veronese vittima di una truffa che vede coinvolte anche la madre, la sorella e la cognata. Più una donna che fingeva di essere in Grecia, disperata, con una figlia malata bisognosa di cure molto costose. E’ anche una storia dove la compassione e la voglia di aiutare il prossimo è sfruttata cinicamente dai parenti che approfittano per portarti via ben 150mila euro mettendo nei guai anche la madre dell’uomo. E parliamo di guai grossi dato che l’uomo, per aiutare la “greca“, si è indebitato di 50mila euro. Un debito che ora non riesce a pagare. Ed è per questo che ha chiamato il legale massese: da una parte ha chiesto all’avvocato Cancogni di aiutarlo ad avere giustizia, dall’altra sarà il legale a farlo accedere alla procedura per sovraindebitamento che consente di pagare il debito a rate e di ottenere un congruo sconto. A chiedere aiuto per risolvere la crisi di sovraindebitamento sono Andrea Scolari e Seconda Cattazzo (rispettivamente figlio e madre) che abitano a Verona. Due brave persone che pensavano di aiutare una povera madre invece sono state ingannate, sfruttate e ora hanno i creditori alla porta, lo sfratto esecutivo (il figlio) e la cessione in atto del quinto della pensione (la madre). La loro sola possibilità è ottenere almeno giustizia. In attesa di sapere se il Tribunale di Verona darà loro ragione e se omologherà il piano di pagamento dei debiti, ci sono però da pagare affitti, spese condominiali, bollette, spese per le medicine. Ben 1.400 euro al mese.