Il partito ‘Volt’ prende piede anche in terra apuana: 28mila iscritti in tutta Europa, 600 tesserati in Italia, già un gruppo di 10 persone a Carrara dal 2019, ma cerca consensi anche oltre foce su impulso del democratico Nicola Ricci. Una forza di centro sinistra che punta a riportare i giovani a fare politica. Favorevoli al nucleare e alla regolamentazione dell’estrazione ma non alla sua chiusura, i volters si etichettano come paneuropei cioè favorevoli alla creazione degli Stati Uniti d’Europa e di un esercito europeo. Europeisti convinti con un partito nato dopo la Brexit, forse per reazione, che pone le prime basi a Bruxelles dall’idea di un italiano, un francese e un tedesco. Prende piede grazie al passaparola e ai social basandosi su un’organizzazione che trae spunto dalla campagna elettorale di Obama e un programma progressista per le prossime europee.
"A livello europeo i temi principali sono la transizione energetica, l’economia circolare e la lotta alle discriminazioni – spiega il referente regionale di Volt Toscana, Francesco Borgna –. In merito a Carrara abbiamo sostenuto l’attuale sindaca Serena Arrighi alle comunali, infatti c’è una forte collaborazione con la giunta, tecnicamente siamo tra la maggioranza. Vogliamo aprirci anche su Massa, collaborando con tutti i partiti di centrosinistra. Non abbiamo remore, a Cecina per esempio dovremmo partecipare alle comunali insieme a Italia viva e ai socialisti, non mettiamo paletti".
Presente ormai in tutti i paesi dell’Unione europea, il partito è formato dall’assemblea generale e da consigli regionali. "La nostra idea è avvicinarci alla cittadinanza per farci conoscere – spiega la referente provinciale, Silvia Barsotti Grandi –. Puntiamo su un approccio pratico per risolvere i problemi di degrado e decoro urbano con l’obiettivo di riqualificare le zone verdi abbandonate. Poi a valutare gli edifici abbandonati, fare una statistica e capire come riutilizzarli evitando un’ulteriore cementificazione. Vogliamo dare spazio ai giovani imprenditori, grazie a nuove startup. Puntiamo molto sull’aggregazione e sulla creazione di luoghi adatti ai giovani perché solo stando insieme possono nascere idee e partecipazione". Volt ha tanti leader che cercano una connessione tra il locale e l’Europa, con team nelle zone di provincia che si occupano di temi locali "come l’estrazione – conclude Francesco Borgna – che chiediamo venga regolamentata ma non bloccata. Per farci conoscere organizzeremo gli aperiVolt: aperitivi nei locali dove parleremo di noi e dei nostri progetti".