Presunte violenze sui bambini all'asilo, ammesse tutte le parti civili nel processo

Il caso di Carrara: sul banco degli imputati quattro maestre di una scuola d'infanzia

Un asilo

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Massa Carrara, 6 novembre 2018 - Sono state ammesse tutte le costituzioni di parte civile, in tribunale a Massa, nell'udienza preliminare per il caso di presunti maltrattamenti nella scuola d'infanzia San Luca di Bonascola a Carrara (Massa Carrara).

Imputate quattro maestre davanti al gup. Le parti civili si sono costitute non soltanto per i sei bambini iscritti come persone offese, ma anche per altri quattro. «Nonostante la posizione della difesa, il giudice ha concordato con quanto da noi sostenuto sia nelle costituzioni di parte civile sia nella memoria, ovvero il concetto di violenza assistita», commenta l'avvocato Giulio Canobbio, direttore del Comitato scientifico de La Via dei Colori onlus e difensore delle famiglie che hanno denunciato i maltrattamenti.

«Oltre i bambini citati come persone offese nella richiesta di rinvio a giudizio, ce n'erano altri nella classe che hanno almeno assistito alle condotte poste in essere dalle imputate - prosegue - E la violenza assistita comporta danni emotivi, cognitivi e relazionali che la rendono equiparabile alla violenza diretta.

Difatti, in caso di maltrattamenti all'interno di una comunità educativa, le violenze sul singolo si ripercuotono su tutti gli individui della comunità». Stamani il gup Giovanni Maddaleni, ha anche ammesso la citazione del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca come Responsabile civile.

«Sono contenta - dice una mamma in aula - perché dopo tanta sofferenza qualcosa evolve a nostro favore. Io sono fiduciosa». Prossima udienza il 12 febbraio 2019. I fatti risalgono allo scorso aprile quando il magistrato Alessandra Conforti chiese il processo per le quattro insegnanti, scoperte da telecamere che, secondo la pubblica accusa, attestavano maltrattamenti nei confronti dei bambini. Nonostante la procura avesse chiesto provvedimenti nei confronti delle maestre, il tribunale non ha mai ravvisato reati nei metodi educativi delle insegnanti, ritenendoli in linea con le mansioni di insegnamento. Le mamme intanto si rivolsero all'associazione 'La via dei colori' che in una nota definì «una vergogna che le insegnanti abbiano continuato a lavorare nella scuola»